Fabio Quadrini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 29 Agosto 2021

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ยซTanto lo fanno tuttiยป.
Oppure:
ยซQuesto รจ il parere/volere della maggioranzaยป.
Ovvero:
ยซLa veritร  (che altro non รจ se non un โ€œcomportamento puroโ€) viene dalla maggioranzaยป.

Nel Vangelo di questa domenica, estratto che la Liturgia ci offre in un modo abbastanza โ€œspezzettatoโ€, รจ presente un termine che riesce a legare in modo organico tutti questi frammenti evangelici proposti, e che รจ in grado di aiutarci a ragionare circa i virgolettati che abbiamo riportato in apertura.
Questo termine a cui facciamo riferimento รจ lโ€™aggettivo (declinato in piรน modi) IMPURO.

Esso รจ presente, nella pericope odierna, ben 6* volte (cf. Mc 7, 2.5.15.21.23), ma se leggessimo lโ€™intero capitolo 7 secondo Marco, le volte in cui il concetto di โ€œimpuritร โ€ รจ espresso salgono a 9* (in aggiunta ai sopracitati versetti cf. Mc 7, 18.20.25). *รˆ bene far presente, per la precisione, quanto segue. Leggendo o ascoltando il testo evangelico in italiano, questa โ€œimpuritร โ€ รจ presente 6 volte (pericope odierna), ovvero 9 volte (Mc 7), cosรฌ come abbiamo appena riportato. Nondimeno non รจ cosรฌ nel testo originario greco. Difatti in due occasioni non รจ esattamente preciso tradurre con ยซimpuritร ยป e ยซimpuroยป, poichรฉ i termini maggiormente puntuali dovrebbero essere ยซfornicazioniยป (ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร  [porneฤซai appunto ยซfornicazioniยป], furti, omicidiยป โ€“ Mc 7, 21) e ยซimmondoยป (ยซUna donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro [akรกtharton appunto ยซimmondoยป], appena seppe di lui, andรฒ e si gettรฒ ai suoi piediยป โ€“ Mc 7, 25). Al netto di questi due episodi, il termine greco usato nelle, a questo punto, 5 volte (pericope odierna), ovvero 7 volte (Mc 7) รจ sempre, come adesso vedremo, lo stesso

Il termine greco adoperato nel testo evangelico per ยซimpuroยป รจ koinรณs (o nella forma verbale koinรณo) che nella sostanza significa ben altro. -Ci perdoni il lettore per la brevitร  del commento presente. Il termine greco in analisi, infatti, รจ assai decisivo nella Scrittura, e nello specifico nel Nuovo Testamento, e meriterebbe unโ€™ampia ed approfondita analisi (cf. At 2, 42-47 [la cosiddetta koinonรญa]). Tuttavia, nel nostro scritto, offriamo solo un minimo e puntuale spunto esegetico, ben consci di come su questo tema ci sia molto e molto da sviscerare e meditare
Difatti koinรณs (ovvero koinรณo) intende nello specifico il significato proprio di ยซcomuneยป (ovvero ยซrendere comuneยป).

Ebbene, come si arriva a far significare ยซimpuroยป ciรฒ che significa ยซcomuneยป? Come si passa, o come si arriva, dal ยซcomuneยป allโ€™ยซimpuroยป, da koinรณs a koinรณs?
Se pensiamo alla situazione sociale pandemica che da circa un anno e mezzo il mondo sta vivendo, non รจ difficile darsi una risposta: lโ€™โ€œimpuritร โ€ del coronavirus COVID-19 si combatte evitando la vita in โ€œcomuneโ€.

Che riflessioni, quindi, possiamo rendere a fronte di questo?
Proviamo a manifestarne alcune.

Vogliamo caratterizzare una prima riflessione dandole, appunto, una accezione sociale.
Trovarsi a vivere e ad interagire in un contesto e in un panorama collettivo, comunitario, koinรณs appunto, non esenta il singolo dallโ€™assumersi la propria responsabilitร .
Il famigerato โ€œbene-comuneโ€ (di cui tutti si riempiono la bocca, ma non vโ€™รจ al mondo principio, ovvero obiettivo, piรน vituperato), infatti, รจ raggiungibile, ovvero avvicinabile, solo e soltanto se gutta cavat lapidem (ยซla goccia scava la pietraยป), solo se ogni singolo apporta il suo piccolo contributo, senza farsi frenare dalla scusa di considerare la propria singolaritร  una inutilitร  -quante volte infatti a ciascuno di noi capita di dire: ยซTanto io sono uno, e uno in piรน uno in menoโ€ฆche differenza fa?ยป o, peggio, evitando fortemente, e civilmente, di adagiarsi in quel becero, cinico ed incivile lassismo, in cui ogni responsabilitร  e dovere spettano solo allโ€™altro, agli altri, al koinรณs insomma, mentre ยซa me spettano solo dirittiยป.
Il ยซcomuneยป (koinรณs), quindi, di per sรฉ รจ ยซimpuroยป (koinรณs), di per sรฉ รจ โ€œmale-comuneโ€ รจ โ€œimpuro-comuneโ€, poichรฉ dietro questo concetto, o entro questo concetto di ยซcomuneยป, รจ istintivo, รจ comodo, รจ indubbiamente naturale nascondersi o astenersi; adagiarsi o adeguarsi; rendermi, diciamo pure, ยซimpuroยป (cf. At 5, 1-11).
Solo con lโ€™azione decisiva del singolo, perciรฒ, azione questa caratterizzata dallโ€™esporsi in volontร , scomoditร , innaturalitร , diciamo pure in purezza -come non concordare sul fatto di come la purezza sia figlia della volontร , della scomoditร , dellโ€™innaturalitร , il ยซcomuneยป (koinรณs) puรฒ dissociarsi dallโ€™ยซimpuroยป (koinรณs) e divenire ยซbene-comuneยป/ยซpuro-comuneยป.

Alla seconda riflessione vorremmo dare carattere teologico.
La Veritร  (che รจ indubbiamente una purezza, la Purezza โ€“Sappiamo, comunque, come la Veritร  non sia una espressione ideologica e filosofica ma una Persona: Gesรน Cristo (cf. Gv 14, 6) non viene da ciรฒ che fanno tutti; men che meno viene da ciรฒ che pratica o stabilisce la maggioranza.
La Veritร  (ovvero la Purezza), spesso, molto molto spesso, non fa rima con koinรณs (ยซcomuneยป) e conformarsi allโ€™uso ยซcomuneยป (koinรณs) per inerzia o, peggio, per vergogna (cf. Mc 8, 38), rinnegando il proprio credo, la propria fede, rinnegando Gesรน Cristo Figlio di Dio: non vโ€™รจ cosa piรน ยซimpuraยป (koinรณs).
Proviamo a tradurre lโ€™ultimo versetto della pericope odierna in maniera letterale:

ยซTutte queste cose cattive [fornicazioni, furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza] vengono fuori dallโ€™interno e rendono COMUNE lโ€™uomoยป (Mc 7, 23).

La nostra fede (cattolica in Gesรน Cristo Figlio di Dio), spesso, molto molto spesso, ci chiede di dissociarci dalla veritร  comune, che non di rado possiamo affermare essere effettivamente ยซimpurezza comuneยป.
Il cattolico, infatti, non deve essere ยซcomuneยป (koinรณs), bensรฌ deve distinguersi, deve farsi riconoscere, finanche farsi odiare (cf. Gv 7, 7; Mt 5, 11) da tutto quello che รจ ยซimpuroยป (koinรณs), poichรฉ da che mondo รจ mondo il ยซTanto lo fanno tuttiยป non ha mai fatto rima con ยซrinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaยป (Mc 8, 34. Cf. Mt 16, 24; Lc 9, 23).

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/