ยซTanto lo fanno tuttiยป.
Oppure:
ยซQuesto รจ il parere/volere della maggioranzaยป.
Ovvero:
ยซLa veritร (che altro non รจ se non un โcomportamento puroโ) viene dalla maggioranzaยป.
Nel Vangelo di questa domenica, estratto che la Liturgia ci offre in un modo abbastanza โspezzettatoโ, รจ presente un termine che riesce a legare in modo organico tutti questi frammenti evangelici proposti, e che รจ in grado di aiutarci a ragionare circa i virgolettati che abbiamo riportato in apertura.
Questo termine a cui facciamo riferimento รจ lโaggettivo (declinato in piรน modi) IMPURO.
Esso รจ presente, nella pericope odierna, ben 6* volte (cf. Mc 7, 2.5.15.21.23), ma se leggessimo lโintero capitolo 7 secondo Marco, le volte in cui il concetto di โimpuritร โ รจ espresso salgono a 9* (in aggiunta ai sopracitati versetti cf. Mc 7, 18.20.25). *ร bene far presente, per la precisione, quanto segue. Leggendo o ascoltando il testo evangelico in italiano, questa โimpuritร โ รจ presente 6 volte (pericope odierna), ovvero 9 volte (Mc 7), cosรฌ come abbiamo appena riportato. Nondimeno non รจ cosรฌ nel testo originario greco. Difatti in due occasioni non รจ esattamente preciso tradurre con ยซimpuritร ยป e ยซimpuroยป, poichรฉ i termini maggiormente puntuali dovrebbero essere ยซfornicazioniยป (ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร [porneฤซai appunto ยซfornicazioniยป], furti, omicidiยป โ Mc 7, 21) e ยซimmondoยป (ยซUna donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro [akรกtharton appunto ยซimmondoยป], appena seppe di lui, andรฒ e si gettรฒ ai suoi piediยป โ Mc 7, 25). Al netto di questi due episodi, il termine greco usato nelle, a questo punto, 5 volte (pericope odierna), ovvero 7 volte (Mc 7) รจ sempre, come adesso vedremo, lo stesso
Il termine greco adoperato nel testo evangelico per ยซimpuroยป รจ koinรณs (o nella forma verbale koinรณo) che nella sostanza significa ben altro. -Ci perdoni il lettore per la brevitร del commento presente. Il termine greco in analisi, infatti, รจ assai decisivo nella Scrittura, e nello specifico nel Nuovo Testamento, e meriterebbe unโampia ed approfondita analisi (cf. At 2, 42-47 [la cosiddetta koinonรญa]). Tuttavia, nel nostro scritto, offriamo solo un minimo e puntuale spunto esegetico, ben consci di come su questo tema ci sia molto e molto da sviscerare e meditare
Difatti koinรณs (ovvero koinรณo) intende nello specifico il significato proprio di ยซcomuneยป (ovvero ยซrendere comuneยป).
Ebbene, come si arriva a far significare ยซimpuroยป ciรฒ che significa ยซcomuneยป? Come si passa, o come si arriva, dal ยซcomuneยป allโยซimpuroยป, da koinรณs a koinรณs?
Se pensiamo alla situazione sociale pandemica che da circa un anno e mezzo il mondo sta vivendo, non รจ difficile darsi una risposta: lโโimpuritร โ del coronavirus COVID-19 si combatte evitando la vita in โcomuneโ.
Che riflessioni, quindi, possiamo rendere a fronte di questo?
Proviamo a manifestarne alcune.
Vogliamo caratterizzare una prima riflessione dandole, appunto, una accezione sociale.
Trovarsi a vivere e ad interagire in un contesto e in un panorama collettivo, comunitario, koinรณs appunto, non esenta il singolo dallโassumersi la propria responsabilitร .
Il famigerato โbene-comuneโ (di cui tutti si riempiono la bocca, ma non vโรจ al mondo principio, ovvero obiettivo, piรน vituperato), infatti, รจ raggiungibile, ovvero avvicinabile, solo e soltanto se gutta cavat lapidem (ยซla goccia scava la pietraยป), solo se ogni singolo apporta il suo piccolo contributo, senza farsi frenare dalla scusa di considerare la propria singolaritร una inutilitร -quante volte infatti a ciascuno di noi capita di dire: ยซTanto io sono uno, e uno in piรน uno in menoโฆche differenza fa?ยป o, peggio, evitando fortemente, e civilmente, di adagiarsi in quel becero, cinico ed incivile lassismo, in cui ogni responsabilitร e dovere spettano solo allโaltro, agli altri, al koinรณs insomma, mentre ยซa me spettano solo dirittiยป.
Il ยซcomuneยป (koinรณs), quindi, di per sรฉ รจ ยซimpuroยป (koinรณs), di per sรฉ รจ โmale-comuneโ รจ โimpuro-comuneโ, poichรฉ dietro questo concetto, o entro questo concetto di ยซcomuneยป, รจ istintivo, รจ comodo, รจ indubbiamente naturale nascondersi o astenersi; adagiarsi o adeguarsi; rendermi, diciamo pure, ยซimpuroยป (cf. At 5, 1-11).
Solo con lโazione decisiva del singolo, perciรฒ, azione questa caratterizzata dallโesporsi in volontร , scomoditร , innaturalitร , diciamo pure in purezza -come non concordare sul fatto di come la purezza sia figlia della volontร , della scomoditร , dellโinnaturalitร , il ยซcomuneยป (koinรณs) puรฒ dissociarsi dallโยซimpuroยป (koinรณs) e divenire ยซbene-comuneยป/ยซpuro-comuneยป.
Alla seconda riflessione vorremmo dare carattere teologico.
La Veritร (che รจ indubbiamente una purezza, la Purezza โSappiamo, comunque, come la Veritร non sia una espressione ideologica e filosofica ma una Persona: Gesรน Cristo (cf. Gv 14, 6) non viene da ciรฒ che fanno tutti; men che meno viene da ciรฒ che pratica o stabilisce la maggioranza.
La Veritร (ovvero la Purezza), spesso, molto molto spesso, non fa rima con koinรณs (ยซcomuneยป) e conformarsi allโuso ยซcomuneยป (koinรณs) per inerzia o, peggio, per vergogna (cf. Mc 8, 38), rinnegando il proprio credo, la propria fede, rinnegando Gesรน Cristo Figlio di Dio: non vโรจ cosa piรน ยซimpuraยป (koinรณs).
Proviamo a tradurre lโultimo versetto della pericope odierna in maniera letterale:
ยซTutte queste cose cattive [fornicazioni, furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza] vengono fuori dallโinterno e rendono COMUNE lโuomoยป (Mc 7, 23).
La nostra fede (cattolica in Gesรน Cristo Figlio di Dio), spesso, molto molto spesso, ci chiede di dissociarci dalla veritร comune, che non di rado possiamo affermare essere effettivamente ยซimpurezza comuneยป.
Il cattolico, infatti, non deve essere ยซcomuneยป (koinรณs), bensรฌ deve distinguersi, deve farsi riconoscere, finanche farsi odiare (cf. Gv 7, 7; Mt 5, 11) da tutto quello che รจ ยซimpuroยป (koinรณs), poichรฉ da che mondo รจ mondo il ยซTanto lo fanno tuttiยป non ha mai fatto rima con ยซrinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaยป (Mc 8, 34. Cf. Mt 16, 24; Lc 9, 23).