Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2019

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La domenica che viviamo, celebra la Solennitร  di CRISTO RE DELLโ€™UNIVERSO.
Ma chi รจ questo Re dellโ€™Universo.
La Liturgia, nellโ€™officiare tale festivitร , ci presenta un brano tratto dal capitolo 23 secondo Luca, conducendoci direttamente ai piedi della Croce, โ€œsul luogo chiamato Cranioโ€ (Lc 23, 33).

Ma come si puรฒ celebrare la festa di Gesรน Cristo Re dellโ€™Universo, leggendo un brano che richiama la crocifissione? Non si poteva scegliere un momento in cui Gesรน faceva uno dei suoi eclatanti miracoli, cosรฌ da rendere accattivante il Cristo anche al cospetto di coloro che sono refrattari alla fede? O ancor meglio: non si poteva trarre spunto dal capitolo 24, ovvero rendere gloria al Risorto, cosรฌ da ribadire la vittoria della fede (e di coloro che hanno il privilegio di avere il dono della fede) sulla ragione (e su coloro che badano solo al raziocinio)?

E poi la Chiesa si lamenta che i fedeli stanno diminuendo.
Ci vuole scaltrezza e strategia anche nel proporre le letture liturgiche: come si puรฒ pretendere di vendere, se la pubblicitร  รจ scadente? Come si puรฒ affermare la superioritร  della fede sulla ragione, se la Chiesa propone la festa del suo Re, intronizzato a colpi di chiodi sulla Croce?
โ€œNon sei tu il Cristo?โ€ (v. 39): facci vedere se lo sei veramente! Ovvero: Faglielo vedere che lo sei veramente!
Ma il Re dellโ€™Universo tace.
E muore.

Possa lo Spirito Santo aprire i nostri cuori.

Il Signore Gesรน, inchiodato sulla Croce, non adopera le parole, quelle parole con le quali ammaestrava le folle, o con le quali guariva i malati. Il Crocifisso non parla perchรฉ soffre, ed รจ in una condizione che gli impedisce fisicamente di proferire parola, e quando lo fa (cfr. Lc 23, 34; 43; 46), lo scopo esula dalla mera interlocuzione, dalla quale, durante la sua vita, non si era mai tirato indietro.

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(Certo: la risposta a quellโ€™ โ€œaltroโ€ [Lc 23, 40] dei malfattori รจ inserita in un contesto dialogico, ma queste parole di Gesรน [Lc 23, 43] non badano tanto a soddisfare un quesito, ma sono la piena proclamazione della sua Regalitร  e Divinitร )

Ma se durante il corso della sua vita pubblica Gesรน aveva dato risposta persino alle domande piรน subdole, anche ora, sulla Croce, Egli non si tira indietro; perรฒ risponde non con le parole, bensรฌ con la sua persona. Ed รจ per questo che per ascoltarlo, non dobbiamo drizzare le orecchie, ma aprire gli occhi e guardarlo, cosรฌ come il popolo che, sotto la Croce, โ€œstava A VEDEREโ€ (v. 35).

Nel testo originale greco la formula โ€œa vedereโ€ รจ resa con il verbo โ€œtheorรฒnโ€, che linguisticamente รจ la coniugazione di โ€œtheorรจoโ€ ovvero โ€œguardare/osservareโ€; ma interessante รจ il percorso etimologico che sta dietro a questo verbo, il quale risulta aperto e discusso, proprio come se volesse dialogare con chi, come noi, se lo pone davanti.
Andiamo, dunque, a dialogo con questo verbo (theorรฒn); dirigiamoci sotto la Croce e mettiamoci in ascolto โ€œa vedereโ€.

cassa_solenne_santa_Rita_cascia_imago_pietatis_akra_tapeinosis_sindone
Particolare della cassa solenne che ha custodito il corpo di Santa Rita alla sua morte

1 โ€“ Un primo percorso etimologico, vuole il verbo โ€œtheorรจoโ€ composto da โ€œthรจaโ€ e โ€œorร oโ€.
1A โ€“ โ€œthรจaโ€
La traduzione di questo sostantivo รจ โ€œil_guardare/vista/osservazioneโ€, da cui il greco (e italiano) โ€œtheorรฌaโ€. Tuttavia, la radice di โ€œthรจaโ€, ovvero โ€œdhauโ€, sfocia non solo in un mero โ€œguardareโ€, ma tende specificamente a โ€œspettacoloโ€ o โ€œrappresentazione teatraleโ€ (cfr. il verbo greco โ€œtheร omaniโ€ ovvero โ€œguardare/sono_spettatoreโ€, e il sostantivo โ€œtheร tronโ€ che non occorre tradurre). Ma ancora piรน forte รจ quando la radice โ€œdhauโ€ arriva al verbo โ€œtheatrรฌzoโ€, che intende โ€œesporre_alle_beffe/alle_risaโ€.
1B โ€“ โ€œorร oโ€
Questo verbo comunemente viene tradotto con โ€œvedere/guardareโ€, ma la sua radice โ€œfora/voraโ€ ha in sรฉ il concetto di โ€œattenzioneโ€. Per meglio comprendere il senso, ci viene in soccorso il verbo latino โ€œvereorโ€ (cfr. anche lโ€™aggettivo โ€œreverendusโ€) che significa โ€œriverire/venerare/rispettareโ€, ma lโ€™accezione รจ quella di โ€œtemere/timoreโ€.

Ebbene, sotto la Croce, guardando le parole che il Crocifisso silente offre con la sua persona, si possono vedere due risposte.
La prima รจ quella che muove allo sberleffo, alla derisione, al motteggio (thรจa), poichรฉ un re che si proclama tale, che addirittura viene celebrato quale Re dellโ€™Universo, si รจ fatto appendere ad una croce; e non solo ha accettato la croce senza opporre resistenza, dimostrandosi un essere antieroico, ma nessun suddito o esercito si รจ fatto avanti per accorrere in suo aiuto. Proprio un re fantoccio: il re fantoccio dei fantocci!
La seconda, invece, รจ quella che muove al doveroso rispetto che si deve ad un Re, al Re dellโ€™Universo che, avendo accettato impavidamente il suo ignominioso martirio, subisce lโ€™infamia piรน atroce ed ingiusta per salvare i propri figli. Tuttavia, questo devoto e degno rispetto gronda di terrore (orร o), poichรฉ il timore che piova dal Cielo la vendetta suprema, la Giustizia Divina, รจ come una paralisi fulminante che trafigge ogni intima esistenza.

(Ben sapendo lo scrivente che la โ€œGiustizia Divinaโ€ non sia nรฉ vendetta, nรฉ condanna, รจ gradito lasciarla con lโ€™accezione stretta ed imprecisa che usualmente veicola, al solo scopo di semplificare il discorso)

2 โ€“ Un secondo percorso etimologico, vuole il verbo โ€œtheorรจoโ€ composto da โ€œtheรฒsโ€ e โ€œรฒraโ€.
2A โ€“ โ€œtheรฒsโ€
Non dovrebbe essere un problema per il lettore la traduzione di questo sostantivo: in tale caso la cosiddetta โ€œdiscriminazione foneticaโ€ tra โ€œtโ€ e โ€œdโ€ (cosรฌ tanto combattuta dalle maestre), invece di essere corretta andrebbe adoperata, poichรฉ โ€œtheรฒsโ€ altro non รจ che โ€œdioโ€. Al di lร  della semplice traduzione, tuttavia, interessante รจ rapportare โ€œtheรฒsโ€ al contenuto veicolato dal secondo termine analizzato qui appresso.
2B โ€“ โ€œรฒraโ€
Tale sostantivo ha un ventaglio di traduzione molto dinamico. Leggendolo o ascoltandolo, in italiano ci richiama, giustamente, la parola โ€œoraโ€ come dodicesima parte del giorno; ma tale senso รจ adoperato per riflesso, rispetto a quanto โ€œรฒraโ€ significhi primariamente. La traduzione prima, infatti, รจ โ€œstagioneโ€. Nondimeno il termine โ€œรฒraโ€, esprime anche qualsiasi accezione che ruota attorno al concetto di โ€œstagioneโ€, quindi โ€œclimaโ€, o โ€œanno/mese/giornoโ€, per giungere finalmente alla nostra โ€œoraโ€; addirittura il termine โ€œรฒraโ€ ammicca anche alle โ€œstagioni_della_vitaโ€. Recepita questa panoramica paradigmatica, รจ da precisare, tuttavia, che il sostantivo โ€œรฒraโ€, nel proprio sacello, veicola in sรฉ non tanto โ€œstagioneโ€ in senso lato, quanto โ€œla stagioneโ€ per eccellenza, ovvero la โ€œprimaveraโ€. E da ciรฒ derivano tutte le sfumature di significato che portano โ€œรฒraโ€ a profumare di โ€œbellezza/ornamentoโ€ (cfr. โ€œoraรฌzoโ€), oppure ad intendere โ€œtempo_opportuno/favorevoleโ€ ovvero โ€œmaturoโ€, ma anche a veicolare il concetto di โ€œstagione_della_raccolta/della_messe/dei_fruttiโ€ (cfr. โ€œorร iosโ€). Se ben riflettiamo, infatti, la potenza della โ€œmaturitร โ€ ha una duplice estensione di magnificenza: essa รจ straordinaria in sรฉ, poichรฉ veicola le doti di โ€œbellezzaโ€ e di โ€œpienezzaโ€ apicali, ma lโ€™esplosione definitiva di tali caratteri puรฒ dirsi โ€œcompiutaโ€, solo quando essi si offriranno alla โ€œmietituraโ€.

Ecco, allora, che si vede una terza voce di risposta dal Crocifisso a cui si presta lo sguardo.
Il Re dellโ€™Universo non รจ semplicemente un sovrano: Egli รจ Dio (theรฒs)! Ed รจ bello (รฒra), il piรน bello di tutto il bello che si puรฒ concepire, anche se sta inchiodato sulla Croce. Anzi: รจ il piรน bello proprio perchรฉ รจ inchiodato sulla Croce, poichรฉ รจ solo da lรฌ che puรฒ sbocciare la Primavera Eterna; poichรฉ รจ proprio la Croce il tempo opportuno senza il quale non puรฒ esserci Risurrezione; รจ proprio la Croce il tempo maturo per farsi messe, per farsi mietere, affinchรฉ Dio possa divenire nutrimento di Vita Eterna ai suoi figli!

Il Crocifisso non รจ muto, non รจ silenzioso, non รจ sottacente. Egli ascolta le nostre domande, i nostri dubbi, le nostre richieste, persino le nostre imprecazioni.
E ci risponde.
A tutto risponde!
Ma attendersi parole dal Crocifisso non รจ lโ€™approccio giusto.
Per ascoltarlo occorre guardarlo, solo guardarlo, anzi: Egli vuole essere contemplato, come si contempla un ramo fiorito e una fronda fruttuosa.
E come la consistente dolcezza di un frutto e il rosso acceso di un petalo gemmato, pur non possedendo facoltร  di parola, gridano di profumo e di sapore, cosรฌ nostro Signore Gesรน Cristo, inchiodato sulla Croce, ci parla di bellezza col suo volto muto e sfigurato, e ci porge risposte di amore col suo corpo forato e โ€œammostatoโ€.

Altro trono non puรฒ esserci per il Re dellโ€™Universo, se non la Sovranitร  della Croce!

Ma il Signore Gesรน, inchiodato sulla Croce, lascia libero colui che lo guarda
โ€“ sia di vivere nella paralisi del terrore, temendo lโ€™ira divina su ogni azione umana che non sia devozione, ma che, in realtร , viene vissuta come devozionismo (che non รจ assolutamente adesione e sottomissione a Dio, quanto piuttosto un sentimento soggettivo di gratificazione spirituale puramente personale, a livello emotivo e sentimentale);
โ€“ sia di beffeggiarlo e di sputargli in faccia, considerandolo una farsa, una favola, un personaggio dei fumetti, lโ€™antieroe misero e pietoso di un romanzo di fantasia, peraltro di basso conto (forse confondendo โ€œGesรน Cristo Re dellโ€™Universoโ€ con โ€œHe-Man and the Masters of the Universeโ€).

Ma โ€œmentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienzaโ€, a noi il coraggio, la forza e la franchezza di predicare โ€œCristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i paganiโ€ (cfr. 1Cor 1, 22-23).

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/