Fabio Quadrini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 12 Aprile 2020

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Questa domenica, invece di affrontare, come usualmente ci appartiene, lโ€™analisi di un termine estratto dalla Parola di Dio, poniamo lโ€™attenzione su unโ€™espressione contenuta in un versetto, nello specifico Gv 20, 27: ยซPoi disse a Tommaso: โ€œMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป.
Partiamo facendo una premessa, talmente banale che quasi tutti ce ne dimentichiamo: Gesรน era ebreo; cosรฌ come ebrei erano gli apostoli. Ed essere ebreo significava vivere, parlare, pensare, relazionarsi da ebreo.

Ebbene, quanto appena detto sembra unโ€™inutile quanto incomprensibile e superflua tautologia, ma per il discorso che andremo ad elaborare รจ necessaria.
Dobbiamo ben comprendere che Gesรน si รจ incarnato in una storia e in una geografia determinata, e quindi il suo operato, le sue azioni, il suo messaggio (che poi, compiutamente, sarebbero giunti ad assurgere a valore universale, dato che la Buona Novella di Gesรน รจ Parola piena) avevano contenuto, dapprincipio, per quel dato contesto e in quel dato ambito.
Di ciรฒ dato atto, non solo nel Vangelo, cosรฌ come piรน volte abbiamo avuto modo ed occasione di rilevarlo, respirano termini (cf. RAKร€) ed espressioni tipiche dellโ€™ebraismo (cf. Mc 1, 24: ยซChe vuoi da noi, Gesรน Nazareno?ยป; cf. Gv 2, 4: ยซDonna, che vuoi da me?ยป), ma ci sono anche immagini e contesti topici di quel dato ambiente, di quel territorio, di quella cultura (tutto ciรฒ contribuisce a conferire attendibilitร  e credibilitร  storica dei Vangeli), che oltre ad acquisire valenza universale e teologica, erano approcci immediatamente fruibili dalla percezione di un ebreo.

Andiamo, orbene, al concreto del nostro discorso.
Per la consultazione dei Testi Sacri, ovvero per la proclamazione della Torah, era uso presso gli ebrei utilizzare un puntatore chiamato Yad, che letteralmente significa ยซmanoยป: era uno strumento col quale si indicava e si seguiva la lettura della Legge (non capita anche noi, spesso, di procedere a questa operazione con la nostra mano quando leggiamo?).
Fatta questa brevissima premessa, torniamo allโ€™incontro che il Risorto ha avuto con Tommaso.
Ebbene, lโ€™invito che Gesรน rivolge al suo incredulo apostolo viene certamente incontro allโ€™urgenza e alla pretesa ยซscientificaยป manifestata da questi, ovvero: dato che la sperimentazione coi sensi รจ lโ€™unica via su cui fondi la tua certezza, ยซtendi la tua mano e mettila nel mio fiancoยป.

รˆ pacifico che questa espansione appena proposta, sia acquisibile come il senso primario ed immediato della frase che oggi abbiamo in oggetto; e indubbiamente in questo modo sarร  stato acquisito immediatamente da Tommaso.
Tuttavia, adesso, proviamo ad ascoltare come un ebreo, ovvero proviamo a partecipare di questa pronunzia di Gesรน, cosรฌ come lโ€™avrebbe percepita a tutto tondo lโ€™ebreo Tommaso.
Ebbene, oltre al senso primario (toccare e sperimentare coi sensi), lโ€™ebreo Tommaso avrebbe percepito, in dissolvenza, anche altro, al cospetto di quel ยซtendi la tua mano e mettila nel mio fiancoยป pronunciato da Gesรน.
Proviamo a trasfondere codesta pronuncia in ebraico: ยซtendi il tuo YAD e mettilo nel mio fiancoยป.

Ebbene, se lo Yad era il puntatore col quale si indicava la Torah, ecco che con questa affermazione Gesรน, oltre a porgere la dimostrazione ยซscientificaยป della sua Risurrezione, cosรฌ come richiesto dellโ€™apostolo, ha potentemente conferito pienezza di senso a questa risposta: Gesรน, il Risorto, รจ la Nuova Torah, la Legge Piena; e quel ยซtendi il tuo Yadยป ora diviene invito a rivolgersi a Lui, invito a contemplare e a seguire Lui, invito ad indicare Lui, poichรฉ Egli, ovvero il suo fianco, ovvero la sua Morte che ora รจ Risurrezione, รจ la Legge Definitiva, la Legge Compiuta!

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san_tommaso_yad_mano
A corollario di ciรฒ, ecco che anche lโ€™esclamazione di Tommaso, dellโ€™ebreo Tommaso, nel versetto seguente (Gv 20, 28), acquisisce un senso piรน profondo: ยซMio Signore e mio Dio!ยป, che resa in ebraico varrebbe: ยซMio Adonai e mio YHWHยป (dove Adonai โ€“ ovvero Signore โ€“ era il modo di pronunziare lโ€™impronunciabile Nome Santo di Dio, ovvero YHWH).

Alla luce del brevissimo ed insufficiente commento proposto, chiudiamo con una piccolissima riflessione: Tommaso รจ da sempre il Santo piรน amato, stimato, invocato (inteso come ยซcitatoยป) dagli scienziati in senso stretto, ovvero da coloro che vedono e vivono il metodo scientifico come percorso nettamente in contrasto dal Signore, in rigorosa separazione da qualsiasi esperienza di fede.
Ebbene, a costoro che si rifanno a San Tommaso Apostolo, quale archetipo del metodo conoscitivo, ovvero della veritร  rigorosa (pretenziosa?), gradiremmo rammentare e far presente che questo stesso loro modello si รจ reso protagonista della piรน forte professione di fede mai pronunziata!

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


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