Fabio Quadrini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 11 Luglio 2021

1278

Quante volte abbiamo ripetuto nei nostri commenti come la libertร  sia il dono piรน grande che il Signore ci ha fatto; libertร  persino di rifiutare il suo perdono e il suo amore.
E quante volte abbiamo detto come il dono della libertร , ovvero il ferreo rispetto che il Signore ha per questo dono che ci ha fatto, ovvero la non ingerenza del Signore in merito allโ€™uso che di questa libertร  donata noi facciamo, sia lโ€™espressione massima dellโ€™amore che Dio ha per lโ€™uomo.

Il Signore, infatti, รจ sempre pronto, รจ sempre disponibile ad amare, ad amarci; nondimeno Egli ci lascia liberi di scegliere se accettare o meno il suo amore (cf. SCANDALO).
E questo vale anche in chiave escatologica (ovvero con riguardo al destino ultimo dellโ€™uomo).
Difatti non รจ il Signore che smista al Paradiso (o al Purgatorio) o allโ€™Inferno gli uomini, come un giudice che, nellโ€™atto di applicare un codice disciplinare, confronta schematicamente il quanto si deve fare col quanto รจ stato fatto, bensรฌ saremo noi che, dopo la morte, presenti al Giudizio dinanzi al Signore, renderemo definitivo, ovvero sceglieremo definitivamente, quello che liberamente abbiamo giร  scelto di qua, sulla terra, rendendo eterna la nostra lontananza dal Signore, o rendendo eterna la nostra comunione con Lui (o scegliendo di completare la nostra purificazione, giร  certi, comunque, della destinazione alla divina comunione).

Come mai questa premessa?
Ebbene, tale introduzione รจ sorta nel leggere testualmente un versetto del Vangelo odierno, ovvero nello scrutare il suo testo greco originario.
La riga in questione รจ (in traduzione CEI 2008) la seguente:
ยซChiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuriยป (Mc 6, 7).

Il testo greco originario, tuttavia, in merito alla parte evidenziata, รจ cosรฌ:
exousรญan tรตn pneumรกton tรตn akathรกrton
che letteralmente sarebbe da rendere con:
ยซChiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro facoltร /arbitrio/libertร  (exousรญan) degli spiriti (tรตn pneumรกton) quelli impuri (tรตn akathรกrton).

Certamente la traduzione che ascoltiamo o leggiamo dalla Liturgia odierna (CEI 2008) รจ corretta, tanto perchรฉ valida nel suo senso, quanto perchรฉ rispetta sicuramente una peculiare costruzione della lingua greca, che consente di rendere in questi casi il genitivo (che generalmente si traduce con il complemento di specificazione) non tanto introducendolo con il consueto โ€œdiโ€ฆโ€, quanto con il particolare โ€œsu/sugliโ€.
Eppure il greco ha varie possibilitร  per esplicitare chiaramente il concetto di โ€œsu/sopraโ€: una su tutte lโ€™uso della preposizione epรญ -oppure lโ€™uso non del genitivo ma del dativo (che generalmente si traduce con il complemento di termine, ovvero รจ introdotto dalla preposizione โ€œaโ€ฆโ€ (cf. Mc 1, 27: ยซChe รจ mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autoritร . Comanda persino agli spiriti impuri [toฤซs pneรบmati toฤซs akathรกrthosi] e gli obbediscono!ยป). Nondimeno nรฉ epรญ, che esprime decisamente una โ€œsupremaziaโ€ uno โ€œstare risolutamente sopraโ€ -cf. Mc 2, 10-11: ยซOra, perchรฉ sappiate che il Figlio dellโ€™uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra [epรฌ tแบฝs gแบฝs], dico a te โ€“ disse al paralitico -: ร lzati, prendi la tua barella e vaโ€™ a casa tuaโ€ยป nรฉ altre preposizioni o circonlocuzioni di tal genere sono state usate dallo Scrittore Sacro in questo versetto odierno che stiamo esaminando.

Dato tutto questo, allora, e, ripetiamo, accogliendo validissimamente la traduzione che ascoltiamo o leggiamo nella Liturgia, come risolvere il senso letterale del versetto in questione (ยซChiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro e dava loro facoltร /arbitrio/libertร  degli spiriti quelli impuri)? -Senso letterale che, come ripetuto varie volte (cf. SCANDALO) รจ da tenere in considerazione, ed รจ valido, tanto quanto le formulazioni rielaborate ovvero derivate, affinchรฉ la comprensione della Parola di Dio possa essere il piรน piena possibile
Valutando questa traduzione letterale, immediatamente sopravvengono delle forti stonature.
Una su tutte: ma Gesรน, che combatteva e scacciava i demรฒni (cf. Mc 6, 13; 1, 25.39; 5, 8), era Egli stesso uno di loro, magari il loro capo (ยซGli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: โ€œCostui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒniโ€ยป โ€“ Mc 3, 22)? -Ecco perchรฉ tante volte il traduttore che procede a tradurre -il che รจ sempre un โ€œtradireโ€- non puรฒ andare troppo per il letterale, ma deve, varie volte, magari โ€œnon rispettando il Testoโ€, rielaborarlo, rimasticarlo, per non creare fastidiose incongruenze nel lettore, il quale, tuttavia, ha la colpa di indurre il traduttore a โ€œnon essere rispettoso del Testoโ€, poichรฉ il lettore molto molto spesso non รจ iniziato, ovvero non รจ preparato, o non ha alcun interessa a prepararsi, ai Testi Sacri (e alla Fede). E siccome la maggior parte di noi non รจ ben preparata ai Testi Sacri (e alla Fede), ecco che il traduttore si vede costretto a confezionarci una โ€œminestra pre-digeritaโ€, certamente non errata, ma rimodulata, che spesso ci priva, nostro malgrado, di interessanti, ma oserei dire profonde e poderose (od anche scandalose -cf. SCANDALO), sfumature lessicali e semantiche che arrecano pienezza al Testo Sacro (e alla Fede: Fede che sicuramente non รจ solo Testo Sacro, ma รจ anche Testo Sacro)

In realtร , se meditassimo questa versione letterale di Mc 6, 7 (ยซChiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro e dava loro facoltร /arbitrio/libertร  degli spiriti quelli impuri), superando lโ€™immediata incongruenza che inizialmente sorge dโ€™impatto, essa รจ capace di offrirci una lettura assai profonda del versetto in questione, poichรฉ questa riga reca in sรฉ, ed esprime, una portata teologica molto forte.
Invero, il fatto di dire che Gesรน conferรฌ ai Dodici โ€œla facoltร  degli spiriti impuriโ€ che, ripetiamo, apparentemente e immediatamente si mostra affermazione incongruente finanche blasfema, รจ, invece, una descrizione pienamente rispondente a quanto ci siamo detti in apertura, ovvero รจ pienamente rispettosa del rapporto di libertร  che il Signore ha costruito con lโ€™uomo. E nel suo essere โ€œscandalosaโ€, in realtร  tale traduzione letterale del versetto รจ pienamente coerente con tutto il messaggio del Vangelo e con la missione salvifica di Gesรน.
Il fatto che Gesรน abbia conferito ai Dodici ยซfacoltร /arbitrio/libertร  degli spiriti quelli impuriยป, infatti, equivale a dire che il Signore lascia liberi i Dodici: li lascia liberi di scegliere; scegliere se adeguarsi a Lui, alle Sue parole, alle Sue indicazioni, alla Sua volontร , oppure scegliere altrimenti, proprio come รจ ยซfacoltร /arbitrio/libertร  degli spiriti quelli impuriยป.
E questa lettura puรฒ essere accolta, ovvero puรฒ ritenersi valida, proprio per il fatto che nei versetti seguenti (cf. Mc 6, 8-11) Gesรน elenca minuziosamente ai Dodici le Sue prescrizioni, quasi a dire:
ยซIo vi mando e vi dico come io voglio che voi facciate. Ma vi lascio liberi di scegliere se rispettare la mia volontร , le mie indicazioni, o di fare come pare a voi, poichรฉ, ancor prima di dettarvi le mie prescrizioni (cf. Mc 6, 8-11), vi conferisco la facoltร  di non rispettarle, ovvero la libertร  di fare e di scegliere non quello che io dico di fare, ma quello che fanno e scelgono gli spiriti impuri (cf. Mc 6, 7)ยป.

E i Dodici, partiti in piena libertร , liberi nelle loro facoltร , scelsero di proclamare la conversione; scelsero di scacciare i demรฒni; scelsero di di ungere gli infermi e di guarirli (cf. Mc 6, 12-13).
E noi?
Cosa intende scegliere la nostra libertร ?

In risposta a questa domanda, voglio chiudere riportando una riflessione che un parroco mi ha scritto tempo fa:
ยซNella mia conoscenza credo che Dio ha creato lโ€™universo e lโ€™umanitร  a Sua immagine e somiglianza.
Il segno della Sua presenza รจ certamente nellโ€™intelligenza e nella libertร  delle Sue creature.
Questi doni elevano le creature al nobile compito di continuare lโ€™opera della Creazione in armonia con lโ€™architetto del mondo: Dio, principio e fine di ogni cosa che esiste.
Credo alla mia incapacitร  di salvarmi da solo. Per questo mi stringo ai piedi del Crocifisso e abbraccio il Tabernacolo, perchรฉ Gesรน Cristo Mediatore tra Dio e lโ€™umanitร  รจ morto ed รจ risorto anche per me, come dice San Paolo.
A Lui con la Grazia dello Spirito Santo e lโ€™intercessione dellโ€™Immacolata affido la mia vita, perchรฉ la volontร  del Padre si compia in me e in tutte le Creature.
La Misericordia Divina scaturita dalla Croce รจ la mia Stella Polare, il mio respiro, la mia pace.
Questo รจ tempo di scelte chiare e insieme di grande compassione per tutte le persone che pensano alla propria libertร  come fine e non come mezzo per raggiungere lโ€™amore del Padreยป.

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/