Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 9 Febbraio 2020 โ€“ p. Rinaldo Paganelli

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Regaliamo quello che abbiamo ricevuto

La linea che emerge dalle Scritture di questa domenica รจ innanzi tutto lโ€™affermazione che ognuno comunica non solo e non tanto una conoscenza quanto unโ€™esperienza. Ce lo suggerisce Isaia: la nostra luce brillerร  e ogni ferita sarร  rimarginata se avremo un cuore e uno sguardo attenti alla vita dellโ€™altro, e questa attenzione รจ globale. Non si tratta solo di spezzare il pane con lโ€™affamato, di vestire chi non ha nulla e neanche solo di accogliere nella nostra casa chi รจ senza tettoโ€ฆ perchรฉ possiamo comunicare e partecipare solo ciรฒ che abbiamo a nostra volta ricevuto. Ci troviamo davanti a una concezione della vita che intreccia profondamente povertร , dono e comunione. In sรฉ la vita di ciascuno รจ povera e, se abbandonato dagli altri, ciascuno puรฒ a malapena bastare a se stesso.

Doniamo nella comunione

Sappiamo, perรฒ, che a questa nostra vita povera viene ยซcomunicataยป una molteplicitร  di doni che la arricchiscono. Tutto ciรฒ apre alla possibilitร  e, grazie a Dio, al desiderio di comunicare a nostra volta. Ma quale รจ il cammino per valorizzare la vita? Insieme alle cose ricordate bisogna fare un passo ulteriore, bisogna togliere lโ€™oppressione, trasformare il dito puntato in mano aperta per accarezzare, stringere, bisogna benedire e non dire male. Tale comunicazione attraverso i doni diventa comunicazione di sรฉ. Dice il profeta: ยซSpezza il tuo pane con lโ€™affamatoยป, cioรจ il ยซnostroยป pane: tanto nostro da essere di fatto una parte di ยซnoi stessiยป che noi abbiamo il privilegio di spezzare con il fratello. Ognuno rimane povero, ma puรฒ ricevere e comunicare un dono. Questa comunicazione del dono genera una ricchezza incommensurabile: le espressioni ยซsale dalla terraยป e ยซluce del mondoยป attribuite a ยซpoveri Cristiยป ne sono lโ€™evidente conferma.

Lasciamo che Dio operi

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Il sale indica lโ€™alleanza col Signore, dร  sapore a ogni offerta, รจ capace di sanare. Restare ยซinsipidiยป รจ un rischio reale e non รจ privo di conseguenze, perchรฉ ci pone nella condizione di chi, trovata la perla, la sotterra. Se non appartiene allโ€™uomo la capacitร  di diventare sale della terra, รจ in suo potere smettere di esserlo. Occorre considerare che รจ una qualitร  che si puรฒ perdere, e se la si perde lโ€™avvenire รจ quello di essere calpestati e gettati via. Per non perdere la forza del sale, lโ€™imperativo non รจ ยซfate opere buoneยป, ma ยซrisplenda la vostra luceยป. Non ci รจ chiesto di conformarci a un codice moralistico, perchรฉ le opere buone non sono ยซopera nostraยป ma di Dio in noi: si รจ invitati a rinunciare ad essere protagonisti per lasciare che Dio operi in noi. Il vero imperativo รจ quello che illustra lโ€™atteggiamento di Paolo nella seconda
lettura: ยซIo venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timoreยป (1 Cor 2,3).

Veniamo illuminati dalla luce

Voi siete la luce del mondo: รจ unโ€™affermazione molto ricca, che mostra la dignitร  che il Signore ha dato alla nostra carne, assumendola. Dicendo ciรฒ Gesรน rivela ai suoi discepoli la loro nuova situazione. I beati delle beatitudini sono sale della terra e luce del mondo. Non lo sono diventati in virtรน di una loro capacitร , ma sono stati fatti tali dalla chiamata, vera immersione nella morte e nella risurrezione di Cristo. รˆ lui stesso la luce: Finchรฉ sono nel mondo, sono la luce del mondo (Gv 9,5) che era stata preannunciata da Isaia: Il popolo che camminava nelle tenebre vide una gran luce (Is 9,1); e vista da Simeone: I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo, Israele (Lc 2,32). Ma anche noi ne partecipiamo, nella misura in cui seguiamo Gesรน: Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerร  nelle tenebre, ma avrร  la luce della vita (Gv 8,12). Il dono della luce va custodito e condiviso con chi abita la casa, e investe ogni luogo e ogni persona. Riguarda tutti, non conosce confini: Io ti ho posto come luce alle genti perchรฉ tu porti la salvezza sino allโ€™estremitร  della terra. Dio, che ha scelto la povertร  per ricolmarla della sua ricchezza, invita i ยซpoveri predilettiยป a prendersi cura dellโ€™indigenza di ogni uomo perchรฉ tutti siano partecipi del suo dono. Siamo invitati a condividere il dono del Signore con chi ancora non lโ€™ha ricevuto e ad allargare la cura alla realtร  familiare piรน vicina e alla famiglia umana piรน vasta, rendendola parte di noi, nostra carne. Nella celebrazione della caritร  siamo noi ad essere guariti dalle nostre infermitร  e proprio queste potranno diventare luoghi fecondi in cui germina la vita.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

โ€“ Cโ€™รจ un fatto che vuoi presentare perchรฉ ha fatto luce nella tua vita?
โ€“ Quando e in che modo ti senti sale e luce?

IN FAMIGLIA

Prendiamo un pizzico di sale, lo mettiamo in bocca e ognuno descrive il sapore che sente.
Si accende un cero:
โ€“ lo si pone in mezzo alla tavola;
โ€“ lo si colloca in alto;
โ€“ lo si nasconde sotto un drappo.
Descriviamo la luce che emana nelle diverse posizioni, e proviamo a dire quale di queste luci ยซsiamo noiยป.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno C โ€“ ElleDiCi


Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

La tua luce sorgerร  come lโ€™aurora

Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 58, 7-10

Cosรฌ dice il Signore:

ยซNon consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con lโ€™affamato,
nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerร  come lโ€™aurora,
la tua ferita si rimarginerร  presto.
Davanti a te camminerร  la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirร .

Allora invocherai e il Signore ti risponderร ,
implorerai aiuto ed egli dirร : โ€œEccomi!โ€.

Se toglierai di mezzo a te lโ€™oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore allโ€™affamato,
se sazierai lโ€™afflitto di cuore,
allora brillerร  fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarร  come il meriggioยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 111 (112)

R. Il giusto risplende come luce

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice lโ€™uomo pietoso che dร  in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.

Egli non vacillerร  in eterno:
eterno sarร  il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrร  da temere,
saldo รจ il suo cuore, confida nel Signore. R.

Sicuro รจ il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte sโ€™innalza nella gloria. R.

Seconda Lettura

Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 2,1-5

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con lโ€™eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perchรฉ la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Voi siete la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร  salato? A nullโ€™altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร  che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.

Parola del Signore

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