Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 6 Ottobre 2019 โ€“ p. Rinaldo Paganelli

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Ravvivare risposte di fede

Il profeta, nella prima lettura, scrive allโ€™interno di un orizzonte storico scandito dallo scontro tra due grandi potenze dellโ€™Oriente, lโ€™impero dโ€™Assiria e il nuovo impero babilonese. Abacuc, in questa situazione, รจ un uomo che non si chiude in se stesso, ma che sa domandare, rivolgendosi a Dio con sentimenti di insofferenza verso lโ€™ingiustizia e la violenza presenti nel mondo: Fino a quandoโ€ฆ? Perchรฉโ€ฆ? (Ab 1,2). La bellezza della risposta di Dio sta nel suo desiderio di fissare nella memoria del suo popolo la sua opera di salvezza attraverso parole scritte in modo indelebile. Il profeta non tiene per sรฉ la Parola del Signore, ma la trasmette al popolo e lo invita a vivere con due atteggiamenti, la rettitudine e la fede. Lo stesso ยซravvivareยป (2Tm 1,6) richiesto da Paolo a Timoteo indica lโ€™azione di riattizzare un fuoco di fede a partire dalle braci nascoste sotto la cenere: il dono รจ stato fatto e va riconosciuto e valorizzato. La timidezza produce vergogna nel rendere testimonianza a Gesรน, mentre lo Spirito di forza comporta il soffrire insieme per il Vangelo. A questa sofferenza Paolo invita Timoteo, ricordandogli che lui per primo soffre per il Vangelo conformemente alla potenza di Dio.

Facendosi piccoli

La buona notizia ha bisogno di essere rivisitata con un coinvolgimento pieno della vita. Alla richiesta degli apostoli di aumentare la loro fede, il Signore risponde manifestando la loro incredulitร  attraverso lโ€™immagine del chicco di senape e del gelso sradicato e trapiantato nel mare. Cristo Gesรน non risponde con una ricetta, dei punti da mettere in pratica e su cui poi fare una verifica. Risponde con unโ€™immagine bellissima in cui la persona non ha bisogno di ยซfareยป, ma di ยซfarsiยป piccolo come un granello di senapa. La forza di dire a un albero di sradicarsi dalla terra, luogo della sicurezza, per trapiantarsi nel mare, esposto a tutte le intemperie, non รจ nelle proprie capacitร , ma nellโ€™abbandono. รˆ solo creando giorno per giorno, come con un cesello prezioso, la relazione con Dio, che si puรฒ realizzare lโ€™impossibile. La fede รจ il dono di lasciare noi stessi per mettere le radici nel mare della sua misericordia. Basterebbe accogliere solo una goccia del fiume immenso che Lui ha donato alla nostra vita. E questo รจ detto a ciascuno e a tutti, senza riservarlo a particolari doni e a speciali funzioni.

Valorizzando lo stile umano

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Ognuno nel suo piccolo รจ ministro autorizzato, competente e potente della misericordia divina proprio per tutto quello che ha ricevuto nella sua vicenda personale. Con lโ€™esempio del servo che deve continuare a servire, Cristo Gesรน vuole mostrare la perseveranza e lโ€™umiltร  della fede. Inoltre, dicendo che il padrone terreno non si riterrร  obbligato verso il suo servo (Lc 17,9), insegna che non cโ€™รจ ragione di gloriarsi delle opere buone e rivela lo stile umano della servitรน. Attira lโ€™ipotesi di poter interpretare la figura del padrone di quel servo. Si puรฒ pensare al Signore stesso. Ma si puรฒ pensare anche ad ogni persona che siamo chiamati a ยซservireยป. Ogni persona รจ il ยซpadroneยป da servire sino in fondo. Per poi concludere che in questo non cโ€™รจ niente di speciale. Cristo Gesรน non presenta la sua opinione, ma il concetto che dobbiamo avere verso noi stessi, di grande umiltร , e ricorda: ยซIo sto in mezzo a voi come colui che serveยป (Lc 22,27).

Per rispondere gratuitamente

Il Vangelo con queste accentuazioni apre orizzonti nuovi, allarga i rapporti, annulla le frontiere, realizza la vita chiamando tutti a partecipare. Chi ama secondo giustizia non ha ancora realizzato lโ€™amore, รจ ancora un servo inutile. Dio contesta il nostro lavoro, mette in discussione non il lavoro fatto male, ma il lavoro che troppe volte ci rende schiavi e bisognosi di riconoscimento. Non siamo al mondo innanzitutto per fare. Siamo al mondo per la gioia e se il lavoro non permette la gioia, significa che รจ diventato un idolo e va quindi distrutto. Quando nella vita abbiamo solo lavorato, siamo ancora servi inutili, non abbiamo ancora imparato lโ€™amore. La fede che il Vangelo ci propone รจ una risposta di amore gratuito. Rispetto ai nostri interventi che anche in nome dellโ€™amore a volte sono provocatori e grossolani, perchรฉ offendono la persona che vogliamo aiutare. รˆ invece importante farsi perdonare in ogni gesto di caritร  che facciamo verso ogni piccolo e povero.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Abappiamo valorizzare i passaggi piccoli nella
  • nostra crescita spirituale?

IN FAMIGLIA

Ricerchiamo nella nostra casa la realtร  piรน piccola, e una volta individuata mettiamo in evidenza che cosa notiamo in lei di positivo, quali elementi troviamo interessanti. A partire da quanto riusciamo a cogliere accogliamo nella nostra vita quello che ci puรฒ dare forza e sostegno per un cammino di trasformazione.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B โ€“ ElleDiCi

Letture della
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il giusto vivrร  per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc
Ab 1,2-3;2,2-4

 
Fino a quando, Signore, implorerรฒ aiuto
e non ascolti,
a te alzerรฒ il grido: ยซViolenza!ยป
e non salvi?
Perchรฉ mi fai vedere lโ€™iniquitร 
e resti spettatore dellโ€™oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
 
Il Signore rispose e mi disse:
ยซScrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perchรฉ la si legga speditamente.
รˆ una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchรฉ certo verrร  e non tarderร .
Ecco, soccombe colui che non ha lโ€™animo retto,
mentre il giusto vivrร  per la sua fedeยป.
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 94 (95)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
 
Entrate: prostrร ti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
รˆ lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
 
Se ascoltaste oggi la sua voce!
ยซNon indurite il cuore come a Merรฌba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opereยป. R.

Seconda Lettura

Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 1,6-8.13-14

 
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che รจ in te mediante lโ€™imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di caritร  e di prudenza.
 
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, nรฉ di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
 
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e lโ€™amore, che sono in Cristo Gesรน. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti รจ stato affidato.

Parola di Dio

Vangelo

Se aveste fede!

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 5-10

 
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: ยซAccresci in noi la fede!ยป.
 
Il Signore rispose: ยซSe aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: โ€œSrร dicati e vai a piantarti nel mareโ€, ed esso vi obbedirebbe.
 
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirร , quando rientra dal campo: โ€œVieni subito e mettiti a tavolaโ€? Non gli dirร  piuttosto: โ€œPrepara da mangiare, strรญngiti le vesti ai fianchi e sรฉrvimi, finchรฉ avrรฒ mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tuโ€? Avrร  forse gratitudine verso quel servo, perchรฉ ha eseguito gli ordini ricevuti?
 
Cosรฌ anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi รจ stato ordinato, dite: โ€œSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareโ€ยป.

Parola del Signore

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