Missionarietร della Chiesa
Dio sta per riunire tutte le nazioni perchรฉ possano contemplare la sua gloria. Questo avverrร con lโinvio di messi a tutti i popoli, i quali faranno tornare gli ebrei a Gerusalemme con tutti i mezzi di trasporto. Dio ha posto un segno, il Cristo che manda i suoi apostoli, ma anche tutta la chiesa missionaria, fino ai confini del mondo per far conoscere il Signore a tutte le nazioni. Sono prospettive universalistiche che mettono in evidenza un doppio incarico affidato alla Chiesa, da una parte lโimpegno missionario: tocca ad ogni cristiano far conoscere a tutti i popoli la gloria e la misericordia del Signore. Dallโaltra parte vi รจ un preciso impegno della Chiesa nei confronti di Israele, fare in modo che ritorni alla sua terra, non solo in senso geografico, ma mediante conversione.
Accolti e corretti da Cristo Gesรน
Lโepistola contiene unโesortazione indirizzata ai cristiani, a quelli che nella prima lettura erano gli inviati. Essi sono chiamati figli, e lo sono diventati in Cristo perchรฉ hanno riconosciuto nellโopera di Cristo Gesรน la loro salvezza e sono stati incorporati in Lui mediante il Battesimo. E in quanto figli, essi vengono corretti dal Signore, e questa correzione dopo un primo tempo di tristezza, arreca un frutto di pace e di giustizia (v. 11). Il Signore purifica la nostra fede e ci conforma alla sua volontร perchรฉ possiamo effettivamente diventare i suoi annunciatori nel mondo e non avventurieri della proposta cristiana. La questione del numero dei Salvati (Lc 13,23) ci assilla costantemente, soprattutto quando si legge la Scrittura, in cui questa domanda riceve risposte contrastanti. Da una parte sembra che la salvezza sia universale, dallโaltra non mancano testi che lasciano presupporre che pochi saranno i salvati: ยซMolti sono i chiamati, ma pochi gli elettiยป (Mt 22,14). Gesรน non risponde mai a tale domanda che appartiene al segreto di Dio. Dio riconoscerร come suoi solo quelli che vengono da Lui. Spetta dunque a Dio decidere chi sono i suoi figli. Lโorigine non basta, tanto lโessere ebrei che lโessere battezzati implicano unโobbedienza.
Accoglienti verso chi fatica
Si tratta di praticare la giustizia, di vivere conformemente la volontร di Dio che รจ per eccellenza la giustizia. Lโimmagine della porta stretta (Lc 13,24) ci aiuta a capire quale sia la volontร di Dio. La salvezza รจ offerta a tutta lโumanitร purchรฉ essa accetti di entrare per quella porta che ha nome Gesรน. Lโimportante non รจ chi passa, ma il dove passare. Importante รจ Cristo Gesรน che รจ lโautore della nostra salvezza. Passare attraverso questa porta significa abbandonare totalmente a Lui la questione della mia salvezza. ร una porta stretta, perchรฉ siamo sempre piรน pronti ad ascoltare noi stessi che un altro, tanto piรน se quellโaltro finisce per coinvolgere tutta la nostra esistenza nel suo piano. Il Vangelo, nei suoi passaggi ci riporta in qualche modo al giudizio finale. Mentre in quel brano si parla esplicitamente di opere fatte in nome della caritร , qui non si parla di ยซbuone azioniยป, ma di porta stretta. La porta stretta รจ si il sacrificio, la rinuncia, ma forse e con maggior forza, รจ la vita sofferente di tanti fratelli. In questi versi della Scrittura, lโinvito non รจ quello di aiutare chi รจ prigioniero, nudo, affamato, ma di assumere la loro fatica, la loro difficoltร e di attraversarla con loro.
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Salvati da Lui
Cโรจ la fatica della malattia, della separazione, della solitudine, della morteโฆ entriamo in queste porte anguste che sembrano aprirsi solo su meandri bui e lรฌ rimaniamo con i nostri fratelli e sorelle. Quando il padrone di casa chiuderร la porta (v. 25), quando non ci sarร piรน pianto nรฉ dolore, saremo dinanzi a Lui con tutti quei figli con cui avremo attraversato i sentieri della vita. La porta รจ Cristo stesso, quel Regno di Dio che in Lui si manifesta e si compie, quella strada verso Gerusalemme che porta alla pienezza del mistero cristiano, la morte e la risurrezione di Cristo Gesรน. Questo mistero dellโelezione รจ oggi molto delicato, perchรฉ si afferma, anche nello spazio della comunitร ecclesiale, lโidea di molteplici vie di salvezza di cui quella cristiana รจ una tra le altre. Ma questo contrasta radicalmente con tutta la struttura portante della fede cristiana, per la quale nessuno si salva per vie sue, ma tutti siamo salvati dallโunico Signore e Salvatore.
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- Che cosa facciamo per far venire e accogliere il Regno di Dio?
- Che cosa ci dice la fatica di tanti?
IN FAMIGLIA
Non cโรจ in famiglia la preoccupazione di raggiungere posti di privilegio,
ma da parte di tutti cโรจ la responsabilitร di non lasciare indietro nessuno.
Essere accoglienti vuol dire sviluppare la passione per il bene verso ognuno.
Quali sono le strettoie che ci sono tra i membri della tua famiglia,
quali gli impedimenti per un percorso libero e sereno,
quali le parole o gli atteggiamenti che a volte mortificano?
Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B โ ElleDiCi | Fonte
Letture della
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 66,18b-21
Cosรฌ dice il Signore:
ยซIo verrรฒ a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
Io porrรฒ in essi un segno e manderรฒ i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme โ dice il Signore โ, come i figli dโIsraele portano lโofferta in vasi puri nel tempio del Signore.
Anche tra loro mi prenderรฒ sacerdoti levรฌti, dice il Signoreยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Salmo 116 (117)
R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
Perchรฉ forte รจ il suo amore per noi
e la fedeltร del Signore dura per sempre. R.
Seconda Lettura
Il Signore corregge colui che egli ama.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,5-7.11-13
Fratelli, avete giร dimenticato lโesortazione a voi rivolta come a figli:
ยซFiglio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere dโanimo quando sei ripreso da lui;
perchรฉ il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlioยป.
ร per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual รจ il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, perรฒ, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciรฒ, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perchรฉ il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Parola di Dio
Vangelo
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Lc 13, 22-30
In quel tempo, Gesรน passava insegnando per cittร e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
Disse loro: ยซSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerร e chiuderร la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: โSignore, aprici!โ. Ma egli vi risponderร : โNon so di dove sieteโ. Allora comincerete a dire: โAbbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazzeโ. Ma egli vi dichiarerร : โVoi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!โ.
Lร ci sarร pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiยป.
Parola del Signore