Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 22 Settembre 2019 โ€“ p. Rinaldo Paganelli

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I beni sono per tutti

La sferzata di Amos contro chi abusava del mercato nero per creare e sfruttare i poveri, rinfaccia alcuni degli abusi che si commettono, ricordano le vittime che si creano e di cui Dio รจ sempre difensore. Siamo invitati a sentire la strumentalitร  di tutti i beni terreni al fine di realizzare la fraternitร  umana. I beni sono solo dei mezzi che devono servire a tutti gli uomini, anche a coloro che vengono esclusi. Sono mezzi per esprimere la nostra fraternitร  umana, il nostro rapporto di amici e non di competitori. Dio conosce le difficoltร  della nostra situazione, perciรฒ guarda con amorevole comprensione i nostri piccoli passi, apprezza cordialmente anche le piccole soluzioni geniali purchรฉ siano passi verso la salvezza, verso lโ€™espressione della fraternitร  universale. Paolo invita a pregare per quelli che hanno potere perchรฉ abbiano attenzione vera alle persone. Ci ricorda che Dio รจ fedele e ci ha definitivamente salvati in Cristo Gesรน, il mediatore che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Definitivamente, e quindi senza pentimenti nรฉ ripensamenti.

Magnanimi nella misericordia

Lโ€™amministratore ยซdisonestoยป (Lc 16,8) dellโ€™Evangelo offre misericordia per trovare misericordia. Egli diventa immagine del cristiano capace di effondere la misericordia di Dio, ben diversamente dal farisaismo che fa della veritร  di Dio un patrimonio geloso e una fonte di giudizio e di condanna. Ogni volta che ci rivolgiamo a Dio dobbiamo sentirci provocati e fiduciosi. Siamo provocati, perchรฉ Dio ci ricorda che quanto abbiamo tra le mani รจ strumentale, non possiamo godere delle cose che diciamo nostre come se gli altri non esistessero. Provocati perchรฉ con la nostra inventiva ci dobbiamo sentire responsabili dei problemi e quindi del bene degli altri. Sappiamo che le ricchezze di questo mondo sono ยซcose di poco contoยป (v. 10), ma chi รจ ยซfedeleยป con esse, ยซรจ fedele anche in cose importantiยป, cioรจ sarร  dispensatore di quella misericordia che ha ricevuto lui stesso da Dio e di cui vuole far partecipi gli altri. Ma chi รจ avaro possessore dei beni di questo mondo lo sarร  anche della misericordia divina, e Dio non potrร  affidargliela.

Forti dei gesti anche semplici

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Siamo chiamati ad essere fiduciosi, perchรฉ Dio apprezza e sostiene anche il gesto piรน piccolo e imperfetto come quello dellโ€™amministratore della parabola, o come quello dei re richiamati da Paolo (1Tm 2,2). La parabola consegna a noi la misericordia divina. Siamo molto vicini alla richiesta del ยซPadre nostroยป: ยซโ€ฆperdona a noi i nostri debiti, come noi li perdoniamo ai nostri debitoriโ€ฆยป (Lc 11,4). Ma la differenza รจ enorme, perchรฉ qui non si tratta di perdonare torti fatti a noi, ma di debiti nei confronti del padrone. Il padrone della parabola loda la scaltrezza del suo amministratore che rimetteva ai debitori il loro debito verso di lui, come il padre del prodigo chiedeva al fratello maggiore di partecipare alla festa del perdono del suo fratello dissipatore.

Servire il Signore con la sua stessa modalitร 

La ยซricchezza altruiยป del Vangelo di oggi (v. 12) รจ la passeggera ricchezza del mondo, ma bisogna dispensarla con totale dedizione, altrimenti Dio non ci potrร  affidare la ricchezza ยซveraยป, quella che veramente conta e che รจ la misericordia divina, porta dโ€™ingresso nella piena comunione con il Signore. Cโ€™รจ la richiesta da parte del Signore perchรฉ noi esercitiamo la sua stessa misericordia, e il potere di farlo in suo nome. La ricchezza del mondo, nella sua transitorietร  e vanitร , puรฒ addirittura, come Gesรน dice al v. 13, diventare nostro ยซpadroneยป e farci suoi servi. La ricchezza mondana diventa idolo. Ma non รจ possibile adorare lโ€™idolo e adorare il vero nostro Signore. Chi stravolge la giustizia divina in possesso e in duro giudizio, odia e disprezza il Signore della misericordia e della salvezza: ยซNon potete servire Dio e la ricchezzaยป. Non si puรฒ servire Dio nella spietatezza del giudizio che condanna ed esclude il fratello.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Quanto sei disposto a investire perchรฉ la misericordia vinca?
  • Perchรฉ ti capita di escludere qualcuno dalle tue attenzioni?

IN FAMIGLIA

Non mancano situazioni di fatica nelle nostre realtร  familiari, ma queste diventano delle opportunitร  per sviluppare i sentimenti piรน veri di dedizione. Si puรฒ partire da un aspetto di fatica latente per raccontare ognuno la propria insoddisfazione. Ci si ascolta con rispetto, accogliendo tutte le fatiche e si esprime la rappacificazione con un abbraccio non formale.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B โ€“ ElleDiCi

Letture della
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.

Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-7

 
Il Signore mi disse:
 
ยซAscoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: โ€œQuando sarร  passato il novilunio
e si potrร  vendere il grano?
E il sabato, perchรฉ si possa smerciare il frumento,
diminuendo lโ€™efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del granoโ€ยป.
 
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
ยซCerto, non dimenticherรฒ mai tutte le loro opereยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 112 (113)

R. Benedetto il Signore che rialza il povero.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
 
Su tutte le genti eccelso รจ il Signore,
piรน alta dei cieli รจ la sua gloria.
Chi รจ come il Signore, nostro Dio,
che siede nellโ€™alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
 
Solleva dalla polvere il debole,
dallโ€™immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prรฌncipi,
tra i prรฌncipi del suo popolo. R.

Seconda Lettura

Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 2,1-8

 
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perchรฉ possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa รจ cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร .
 
Uno solo, infatti, รจ Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, lโ€™uomo Cristo Gesรน, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli lโ€™ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo โ€“ dico la veritร , non mentisco โ€“, maestro dei pagani nella fede e nella veritร .
 
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio

Vangelo

Non potete servire Dio e la ricchezza.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16, 1-13
 
In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
 
ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โ€œChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ€.
 
Lโ€™amministratore disse tra sรฉ: โ€œChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโ€™amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโ€™amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ€.
 
Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โ€œTu quanto devi al mio padrone?โ€. Quello rispose: โ€œCento barili dโ€™olioโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ€. Poi disse a un altro: โ€œTu quanto devi?โ€. Rispose: โ€œCento misure di granoโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ€.
 
Il padrone lodรฒ quellโ€™amministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.
 
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร  a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
 
Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร  quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร  la vostra?
 
Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  lโ€™uno e amerร  lโ€™altro, oppure si affezionerร  allโ€™uno e disprezzerร  lโ€™altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 16,10-13

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