IL REGNO DEI CIELI È COME UN SEME
Un resto per generare grandi cose
La catechesi di Gesù riguarda il Regno, egli vuole parlare dei disegni del Padre sulla storia dell’uomo, vuole rivelare quali progetti ha il Padre dei cieli. Se di Regno si parla, ci si potrebbe aspettare la rivelazione di grandiose e maestose verità, invece no, perché il Regno è un seme, che poi crescerà. Il Regno richiama subito l’idea di dominio e di potere, il seme invece nasconde un contenuto di piccolezza e fragilità. L’antitesi serve a porre l’ascoltatore sull’avviso: «Il mio regno non è di questo mondo», quindi non si costruisce con la vostra logica, e non lo si immagina nemmeno con le vostre idee. Già Ezechiele nella prima lettura era ricorso all’immagine della pianta, come prefigurazione del Regno messianico. Il profeta parla di un ramoscello preso dalla cima del cedro. Il futuro Regno è visto come nascente da un piccolo resto della grande nazione. C’è una continuità nella storia del popolo di Dio che, se da una parte rimarca la fedeltà di Dio alle sue promesse, dall’altra ripropone in continuazione l’inizio della storia in termini di purificazione e di fecondità iniziale.
La crescita costante
Il centro dell’immagine parabolica è tutto qui, nel contrasto tra la piccolezza del seme, la fragilità, l’umiltà degli inizi e la maestosa grandezza dell’opera finale. La parabola profetica aveva detto: «Coglierò un ramoscello… esso metterà rami, farà frutti, e diventerà un cedro magnifico» (Ez 17). Gesù arricchisce l’immagine, dicendo: il granellino di senape, quando viene seminato per terra è il più piccolo di tutti, ma cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi. Il Regno di Dio è una realtà in espansione, la sua vitalità espande e concretizza la realtà del Regno su due fronti: una piccola radice scende verso le profondità della terra, e un piccolo germoglio sale verso la luce del sole e l’equilibrio della pianta dipenderà dall’equilibrio tra queste due dimensioni. Ogni uomo, come ogni realtà del Regno, sarà una realtà in espansione e in crescita costante. Si ripete e si rinnova il mistero dell’incarnazione: ogni manifestazione del Regno è incarnata e aperta verso la trascendenza.
Piccolezza, riservatezza e mistero per crescere
Il vangelo di questa domenica ci dona tre elementi importanti per questo equilibrio e per il nostro cammino di crescita nella fede: la piccolezza, la riservatezza, il mistero. La piccolezza del granellino di senape, un seme microscopico, insignificante, che nessuno nota; non ha forma, né profumo. Nessuno penserebbe mai di donare un granellino di senape! La riservatezza: questo granellino viene scelto da Dio, preso nelle sue mani e messo nella terra, in un solco perché germogli. Le cose piccole, insignificanti, invisibili, se custodite, germogliano, danno vita e vita abbondante. E poi il mistero. L’opera di Dio è mistero. Nessuno sa come e perché quel granellino diventa un albero grande. Dio opera misteriosamente, silenziosamente nella vita di ognuno. Non occorre chiedersi come e perché, è mistero e questo suo operare silenzioso va solo accolto, custodito e fatto germogliare perché diventi cedro del Libano, albero frondoso sotto cui ogni viandante possa trovare riparo e ristoro. Il seme nasce e cresce per virtù propria, il Regno viene donato alla storia dell’uomo e non è un prodotto del suo lavoro. L’uomo può curare gli accessori, zappare e pulire il terreno, concimare, irrigare, ma germogliare e crescere non è un affare dell’uomo. Rimanda al mistero stesso della vita, che si comunica al di sopra del nostro lavoro, ancor prima del nostro impegno.
Una crescita in cammino
All’idea dello sviluppo si ricollegava l’immagine del cammino, di cui parla Paolo nella seconda lettura. Il cammino del Regno avviene nella coscienza di essere fuori del domicilio a cui si è destinati, Colui in cui credi ti fa peregrinante verso la patria. Una volta di più ci troviamo davanti ad una «parabola» che, nella luce del suo Spirito, Cristo Gesù nuovamente illumina in un significato che mai è quello ultimo e definitivo, perché la Parola di Dio, Parola vivente, Parola del Vivente, sempre cresce con chi, nella fede e nella preghiera, l’ascolta.
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- Come cresce il Regno nella nostra realtà?
- Quali segni vediamo evidenti della presenza del Regno?
IN FAMIGLIA
Piccolezza, riservatezza e mistero, sono elementi che segnano la crescita del Regno, ma anche abitano la vita di ognuno di noi.
Cerchiamo nella nostra famiglia dove si trovano questi elementi e vediamo di scoprire in ogni membro della famiglia, che è segnato da questi elementi, i tratti discreti di Cristo Gesù.
Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 17 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34
Mc 4, 26-34
Dal Vangelo secondo Marco
26Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Giugno 2018
- Tempo Ordinario XI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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