Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 15 Settembre 2019 โ€“ p. Rinaldo Paganelli

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Nessuno puรฒ pretendere di essere giusto

La prima lettura ci consente di meditare su questo mistero dellโ€™amore di Dio. Mentre Dio sta dando a Mosรจ la legge sul Sinai, il tempo passa e Israele si stanca di aspettare ai piedi del monte. Mosรจ da legislatore si fa intercessore, rinunciando allโ€™onore che Dio gli promette, egli solidarizza con il popolo. Fa sloggiare Dio dal suo trono di giustizia perchรฉ vada a sedersi sul trono di misericordia. Mosรจ fa appello non tanto alla misericordia di Dio, quanto piuttosto alla sua giustizia, intesa nel senso di fedeltร  a se stesso. Nel brano di Paolo possiamo ritrovare il ritratto del giusto. Fino al suo incontro con Cristo sulla strada di Damasco apparteneva a quei giusti che non hanno bisogno di conversione, ma poi ha fatto lโ€™esperienza della misericordia ed ha capito che essa era la giustizia oltre la giustizia di Dio: ยซMi รจ stata usata misericordiaยป (v. 13) ha scoperto che si puรฒ diventare giusti di una giustizia che va oltre quella della legge. Solo lโ€™esperienza della misericordia di Dio puรฒ ridurre al nulla le pretese dellโ€™uomo di essere giusto.

Dio cerca e accoglie tutti

Siccome la parabola del padre e dei due figli costituisce giร  il Vangelo della IV domenica di Quaresima, fermeremo la nostra attenzione sulle due parabole che la preparano. Luca inizia con una descrizione enfatizzata, tutti i pubblicani e peccatori si avvicinano a Gesรน, quindi anchโ€™io posso avvicinarmi per ascoltarlo. Dโ€™altra parte si avvicinano perรฒ anche ยซi farisei e gli scribiยป, non per ascoltare, ma per mormorare e recriminare contro Gesรน. Cristo Gesรน รจ in questo modo attorniato da tutto Israele, dai giusti e dagli ingiusti. Gesรน rivela lโ€™opera di Dio, Pastore dโ€™Israele, Dio รจ in ricerca, non solo della pecora perduta, ma anche della dramma perduta, e cioรจ di chiunque รจ perduto. Il comportamento di Gesรน rivela lโ€™immagine di un Dio la cui gioia non รจ completa finchรฉ non abbia ritrovato tutti i suoi figli, non solo i giusti, ma anche gli ingiusti e i peccatori.

Lasciare per ritrovare

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Nessuno lascerebbe novantanove pecore nel deserto per andare a cercare la centesima che รจ perduta. Ma Dio, sรฌ. Non che ยซsi รจ perdutaยป, ma che Lui, il Pastore, ยซha perdutaยป. Lโ€™umanitร  รจ la creatura di Dio amata e perduta. Il pastore cerca la pecora. Se la pecora troverร  il pastore รจ solo perchรฉ il pastore la cerca. E il pastore cerca la pecora ยซfinchรฉ non la trovaยป. Affermazione straordinaria, quanto lontana e tendenzialmente opposta a quello che istintivamente e razionalmente si pensa del rapporto tra Dio e il peccatore. La gioia del pastore che ritrova la sua pecora รจ la festa di tutti. La festa รจ per questo ยซsolo peccatoreยป che si pente โ€“ ma in realtร , se si puรฒ dire cosรฌ, รจ in certo modo il pastore che si รจ ยซconvertitoยป alla pecora cercandola e trovandola.

Dio cerca i peccatori

Nella parabola della donna e della sua moneta, รจ commovente paragonare Dio ad una massaia che spazza accuratamente la sua casa non per pulirla ma per trovare la moneta. Tale รจ infatti la vera pulizia che bisogna sempre fare nella casa del Signore: non per eliminare lo sporco, ma per trovare tutti i suoi figli perduti.
Diventa di grande rilievo la parte che i discepoli devono giocare nella ricerca che Dio fa per cercare e trovare la preziosa moneta di chi รจ smarrito, e che Lui vuole assolutamente trovare. Cโ€™รจ ยซgioia davanti agli angeli di Dio โ€“ ed รจ la gioia stessa di Dio! โ€“ per un solo peccatore che si converteยป (v. 10). Anche qui, come per la pecora dellโ€™immagine precedente, il peccatore che si converte รจ in realtร  quello che Dio appassionatamente cerca finchรฉ non lโ€™ha trovato. ยซLe amiche e le vicineยป prendono il posto degli ยซamici e dei viciniยป del pastore, e rappresentano oggi ยซgli angeli di Dioยป del v. 10.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Che cosa senti piรน urgente nella tua vita di fede?
  • Nella tua vita che cosa ti รจ motivo di gioia e consolazione?

IN FAMIGLIA

Ogni persona ha in sรฉ qualcosa di buono e importante, nessuno deve essere escluso dalle nostre attenzioni. Insieme valutiamo la nostra vita, diamo un voto ai nostri comportamenti, apriamoci allโ€™accettazione piena di quello che siamo dicendoci:

  • accetto il mio carattere perchรฉโ€ฆ
  • accetto il mio corpo perchรฉโ€ฆ
  • accetto la mia intelligenza perchรฉโ€ฆ
  • accetto le mie intemperanze perchรฉโ€ฆ

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B โ€“ ElleDiCi

Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dellโ€™Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14

 
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€œEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€ยป.
 
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
 
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โ€œRenderรฒ la vostra posteritร  numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโ€ยป.
 
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 50 (51)

R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
 
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
 
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Seconda Lettura

Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17

 
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร  che รจ in Cristo Gesรน.
 
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
 
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

Ci sarร  gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-32
 

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
 
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโ€™ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ€. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
 
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ€. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
 
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
 
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10

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