Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 13 Ottobre 2019 – p. Rinaldo Paganelli

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Stranieri guariti

La prima e la terza lettura parlano di stranieri che miracolosamente vengono guariti dalla lebbra. Nella Bibbia รจ sempre considerata la malattia simbolo del castigo di Dio per il peccato e, quindi, la guarigione diviene inevitabilmente simbolo della rinnovata amicizia di Dio con lโ€™uomo. Paolo ci viene a dire che Cristo Gesรน รจ venuto a rendere Dio proprietร  di tutti perchรฉ ยซla Parola di Dio non รจ incatenataยป (v. 9). I veri amici del Signore sono coloro che vivono nella certezza di essere da Lui accompagnati, ricevono i suoi doni, ne sono consapevoli e lo ringraziano. Anche se noi non siamo fedeli alle sue proposte, Lui rimane fedele (v. 13). La fedeltร  รจ lโ€™espressione piena dellโ€™amore, e solo Dio ci rende capaci di amare. Nellโ€™amore non ci sono diritti, il diritto ha sempre ucciso lโ€™amore. Lโ€™amore ha solamente doveri. Per Gesรน non costa nulla darci tutto, perchรฉ ci ama molto. Lโ€™amore รจ infatti la capacitร  di amare senza chiedere nulla, รจ segnato da fede.

Storia malata e salvata

La fede รจ quindi il riconoscimento e la relazione che si stabilisce con il Signore della nostra vita, a partire dal dato concreto della nostra storia. Una storia, nelle letture di oggi, simbolicamente presentata come malata e impura, e bisognosa di essere salvata. Nel Vangelo dieci lebbrosi in fila cercano un miracolo, dieci fratelli stanchi di soffrire, di essere esclusi chiedono al Signore ยซpietร ยป (v. 13). Essi guariscono lungo la strada, mentre vanno a presentarsi al sacerdote, a chi ufficialmente poteva constatare il miracolo. Perรฒ il Samaritano, lo straniero, ritorna, perchรฉ sente che quel miracolo invade tutta la sua persona. Egli รจ stato guarito e sanato ed รจ la sua salvezza che gli permette di dare lode a Dio. Sarร  la fede a salvarci, non i miracoli, e quella fede si conferma ogni giorno nellโ€™incontro con Cristo Gesรน, in una preghiera silenziosa e attenta in cui viene svelato il mistero della gratitudine e della lode. Il solo straniero eretico, che torna da Gesรน, riconosce la relazione preziosa nella quale la sua vita รจ stata collocata. Gesรน infatti interpreta il suo gesto come ยซfedeยป. รˆ importante sottolineare questo, perchรฉ si vede bene come la fede sia innanzi tutto unโ€™esperienza. La fede รจ un evento. La salvezza del Samaritano non sta solo nรฉ tanto nellโ€™essere stato purificato dalla lebbra, ma nella relazione con Gesรน che questo evento ha generato in lui. รˆ decisivo in questo senso il v. 19: ยซE gli disse: Alzati e vaโ€™; la tua fede ti ha salvato!ยป.

Salvezza provata da uno solo

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I nove sanati che non tornano indietro ci perdono. Solo lo straniero fa una vera esperienza di salvezza, perchรฉ solo lui arriva a sperimentare una nuova relazione positiva e profonda, mentre gli altri restano al livello di un ยซfattoยป, sia pure estremamente positivo. Il Samaritano entra anche in una relazione, in unโ€™amicizia positiva. Per gli altri era scontato un intervento di predilezione da parte di Dio. E poi avevano le loro regole. Il Samaritano invece, che non era legato alla legge, risponde con la forza dellโ€™amicizia e dellโ€™amore. Non deve andare al tempio a presentarsi al sacerdote e cosรฌ puรฒ tornare a ringraziare Cristo Gesรน. Da questa sapienza della riconoscenza scaturisce uno stile della responsabilitร , che รจ lโ€™opposto del ricatto. La modalitร  del ricatto impone di fare ogni cosa per evitare un male e conquistare un bene. Lโ€™atteggiamento responsabile domanda di rispondere con gratitudine al grande bene che si riceve. Oltre a questo, la sapienza basata sul dono ricevuto promuove un atteggiamento di gratuitร , e ricco di quellโ€™esuberanza che caratterizza il moto della gratitudine.

Tutti invitati e oggetto di dono

La Samaria e la Galilea (v. 11) sono terre di stranieri che Gesรน attraversa per evidenziare che nessuno รจ escluso dalla salvezza, e lo sguardo di Gesรน รจ un tuttโ€™uno con la sua misericordia. Tutto ciรฒ capita a uno straniero forse per due motivi. Il primo รจ che Dio vuol far vedere come questo percorso del dono sia praticabile anche senza una precisa e corretta qualificazione ยซreligiosaยป. Dio percorre le linee del cuore umano cosรฌ comโ€™รจ, lo trova malato e ferito e lo sana. Da qui, il moto della gratitudine. In secondo luogo lo ยซstranieroยป, che non ha consuetudine con un orizzonte di doni, puรฒ rimanere positivamente colpito, e dunque puรฒ comprendere piรน profondamente la rilevanza di un evento che ยซquelli di casaยป rischiano di collocare tra le cose di sempre, quasi fosse un diritto.


PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Il Dio che guarisce cosa ti suggerisce?
  • Perchรฉ a volte la riconoscenza รจ difficile?

IN FAMIGLIA

Anche in famiglia succede che a volte qualcuno pensa che tutto sia dovuto: lโ€™affetto, il cibo, il vestito, la saluteโ€ฆ Mettiamo in atto un esercizio di ringraziamento reciproco per tutto quello che in questo periodo si รจ ritenuto ingiustamente come dovuto, e riscopriamo la bellezza di quanto ci รจ stato donato.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi