Esegesi al Vangelo di Domenica 28 gennaio 2018 – p. Rinaldo Paganelli

UN INSEGNAMENTO NUOVO

p. Rinaldo Paganelli

La forza del profeta

«Io susciterò un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quando io gli comanderò» (Dt 18,15). Ecco il vero profeta, non colui che predice il futuro, un indovino, un mago o un annunciatore di sciagure. Il vero profeta è colui che vive pienamente nella storia e la confronta con la Parola di Dio; uno che va controcorrente e sa dire: «questa realtà non è conforme al progetto di Dio». Allora ognuno di noi è profeta nella propria vita ogni volta che è capace di guardarla e, confrontandola con la Parola dice: «non così, non così, perché questa è la Parola di Dio e questa, che è la mia storia, è un’altra cosa».

Cristo Gesù che è piena espressione del vero profeta, insegna con autorità perché la sua dottrina è la Parola incarnata. Le sue parole raggiungono quegli «spiriti immondi» annidati in ognuno di noi e li scaccia, lasciando l’uomo «integro» nella sua dignità di creatura. La vocazione profetica, pur essendo per sua natura un carisma, diventa qui un «ordinamento» stabile voluto da Dio in mezzo al suo popolo. La funzione profetica, che è  comunicazione efficace della volontà di Dio alle generazioni che si susseguono nel tempo, raggiungerà il suo apice nella persona di Cristo Gesù per poi, a partire da Lui, «distribuirsi» e divenire propria di ciascun discepolo.

Il luogo per capire la Parola

In non poche occasioni l’amore per il mondo porta a cercare i modi per compiacere gli uomini e inevitabilmente distoglie dalla ricerca di ciò che è gradito al Signore e dal confidare completamente in Lui. La conseguenza del preoccuparsi delle cose del mondo è la divisione del cuore. Il bene che deriva a quanti accolgono le raccomandazioni dell’Apostolo è una vita non distratta, ma unificata in Cristo (cf 1Cor 7,35). È la sinagoga, il luogo dove si legge e si spiega la Parola di Dio, il luogo scelto dal Signore per l’inizio della sua missione, e dare unità alle persone. Accompagnato dai primi discepoli Egli incomincia la sua giornata con l’insegnamento, proprio in giorno di sabato, quasi ad indicare il sorgere di una creazione nuova. Gesù si comporta secondo la Legge e le usanze di Israele, ma si rivela subito non solo come Maestro ma come «Signore»: stupisce coloro che ascoltano (v. 22) come già, a dodici anni, aveva riempito di meraviglia i dottori nel Tempio, a Gerusalemme (cf Lc 2,46-47).

Cristo Gesù Parola efficace

Nella sinagoga di Cafarnao Cristo Gesù si presenta come Parola efficace. Il suo insegnamento non viene da un predicatore improvvisato, bensì da un profeta consapevole della sua missione che opera la liberazione annunciata. Il grido di Satana, che se ne va, mostra la violenza della lotta e la grandezza della vittoria, mentre il terrore che prende il popolo dimostra che esso intuisce qualcosa della presenza di Dio. La folla riconosce giustamente che la cosa significativa non è la guarigione, ma l’autorità di Gesù che va incontro a tutti: arriva e agita le acque, rompe gli argini e crea uno sbocco. Con ragione allora «lo spirito immondo» insorge e urla «sei venuto a rovinarci» (v. 24). Il nuovo fa paura, ma la vita così come esce dalle mani del Padre, è sempre nuova, e ci prepara «cieli nuovi e terre nuove».

Lo scontro della Parola

Liberare gli uomini dal male presente nel loro cuore e nella loro  vita è un’azione che ha il potere di rinnovare la storia, facendola uscire dalla sua paralisi. Basta una parola per liberare e curare il cuore dell’uomo. Proprio perché generata dall’amore la Parola non ha bisogno di altra forza se non di quella che essa stessa promana in modo autorevole e potente. Questa forza, che caratterizza l’insegnamento e l’opera di Gesù, non sfugge alla gente: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!» (v. 27). Si tratta di una parola libera ed efficace, che può adattarsi ad ogni uomo, a qualunque fede o cultura appartenga. Si muove secondo modalità positive perché tutte riconducibili alle esigenze dell’amore. L’intera esistenza di Cristo Gesù è una lotta contro satana, per questo il modo più efficace per presentare il male è quello di partire dal vangelo. Il dominio del mondo che satana un giorno aveva osato offrire a Gesù, appartiene ormai al Cristo risorto e glorificato. Questa vittoria è però ancora in atto nel tempo, per questo come Cristo, il cristiano dovrà misurarsi con satana, il nemico che semina sempre zizzania nel campo del vangelo, o che strappa dal cuore degli uomini il seme della parola di Dio.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Quando senti profetica la Parola?
  • Perché a volte è tanto faticoso accogliere la Parola?

IN FAMIGLIA

Le seduzioni sono molteplici, le possibilità di scelta infinite.
Provate a verificare quali sono state le sirene che hanno avuto più forza in quest’ultimo tempo.
Che cosa ci ha allettato maggiormente, e quali desideri avremmo voluto si realizzassero.
Valutiamo il tutto e proviamo a scoprire quanta felicità ci è stata messa dentro.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

[amazon_link asins=’8810613015,B00G33C812,8801054459,8801056818,8810621204,8810621409′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f7477e54-bf3c-11e7-a460-f1aec9ea1733′]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 28 Gennaio 2018 anche qui.

[better-ads type=”banner” banner=”80570″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

Mc 1, 21-28
Dal Vangelo secondo Marco
21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Gennaio – 03 Febbraio 2018
  • Tempo Ordinario IV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Table of contents

Read more

Local News