Esegesi al Vangelo di Domenica 15 Aprile 2018 – p. Rinaldo Paganelli

IL CUORE CHE ARDE

p. Rinaldo Paganelli

Segnati dallo spirito

Pietro, nel suo discorso, chiede ai suoi interlocutori di accogliere la notizia che Colui che loro hanno ucciso è stato glorificato e vive. Era stato condannato da loro come colpevole Colui che era il giusto. La via è lasciarsi ferire dall’annuncio pasquale della notizia di questa colpa e della storia nuova che inaspettatamente ne è nata. La predicazione del perdono è una cosa sola con l’annuncio di Pasqua; come dice Giovanni nella sua lettera (1Gv 2), il giudice, nella persona di Gesù, diventa l’avvocato difensore («Paraclito»). Per Giovanni la verità deve innanzitutto essere interiorizzata attraverso il lavoro assimilativo della Parola, che mette a contatto con il Cristo e lo Spirito. Cristo con la sua vita donata, ha la capacità di distruggere il peccato, raggiunge tutti gli uomini nella loro situazione di alienazione rispetto a Dio, e li purifica con il suo sangue. Accettare Gesù vuol dire entrare nella via da Lui tracciata, con la conseguente trasformazione della condotta. La proposta cristiana non coincide con discorsi moralistici, ma è annuncio pieno, ossia offerta di una persona con tutte le qualità, di fronte alle quali l’uomo deve decidersi con la conversione piena al progetto di vita suggerito dal Signore. La vita cristiana è principalmente manifestazione attiva della rivelazione di Gesù, ossia della sua vita divina concessa a noi come esistenza nuova.

Toccati nel cuore per poter raccontare

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Il gruppo degli Undici, testimoni prescelti che mangiano e bevono con Lui, dovettero fare un cammino per superare le difficoltà e ammettere la realtà del Risorto. Ciò che viene confessato dalla Chiesa non è frutto di illusioni. Chi si stupisce sta ancora sulla soglia della fede. Il Dio della Bibbia dà l’appuntamento con il giorno della liberazione e della vittoria dopo l’intervallo dello smarrimento e della paura. Il terzo giorno è lo spazio ideale per incontrare il Signore che libera dalla morte. Chi fa l’esperienza di incontrare il Signore, chi si stupisce tanto da sentire il cuore «ardere », chi si lascia aprire la mente dalla Parola, diventa capace di «narrare» la fede. La fede però non è mai statica, è sempre in un sottile, quasi impercettibile divenire in cui la fiducia, il timore e la gioia si rincorrono, si intrecciano, si disperdono. Gli stessi discepoli di Emmaus pensano che il Signore che vedono e sentono parlare di pace, sia un fantasma.

Vedere e scoprire i passi del Signore

Per questo, come accade ai discepoli riuniti, in mezzo a cui sopraggiunge Gesù, accogliere l’amore significa ubbidire ai modi e ai tempi del suo manifestarsi, che non sono determinati da noi. Allora anche la paura e il dubbio che manifestano la nostra fragilità di fronte ad una realtà così sorprendente, non ci allontanano da essa ma preparano sempre sue nuove manifestazioni perché possiamo toccare e vedere i segni della sua presenza, così come di volta in volta ci sono dati. Credere non è mai un atto scontato, si fa l’esperienza di Dio, si «vede» il Signore presente, ci si dice «davvero sento di avere la vera fede», ma poi si ha bisogno di entrare nel mistero, si ha ancora e sempre bisogno di aspettare il passo del Signore verso di noi che ci dice: «non avere paura, sono io… toccami, guardami, permettimi di rimanere con te». Solo se entriamo in questo dinamismo di comunione, la nostra mente si aprirà alle Scritture e potremo cantare con la vita che Egli è «risorto e vivo».

La comunità garanzia di autenticità

Luca non fonda il messaggio della Pasqua su esperienze private. Egli relativizza gli annunci privati delle donne e dei discepoli. Punto di partenza della predicazione è Gesù vivo che stabilisce il contatto con i suoi discepoli e dona loro di capire in profondità  il disegno di Dio testimoniato dalle Scritture. Un messaggio non da capire soltanto, ma da accogliere come stimolo di rinnovamento. Le Scritture sono un dono della Chiesa, ma non possono rimanere un deposito sterile. I cristiani devono capire che è necessario spendere tempo per interpretarle e assimilarle. Ogni cammino di ricerca e conversione passa per la Parola, per questo va «annunciata a tutte le genti».

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Raccontiamo un incontro o un’esperienza nella quale il cuore ha parlato.
  • Nel nostro cammino come incontriamo il Signore risorto?

IN FAMIGLIA

Ci riuniamo in famiglia e riascoltiamo il brano evangelico di questa domenica, provando ad annotare che cosa suscita in noi, in che momento è capace di aprire il nostro cuore. Condividiamo poi la cena. Il papà e la mamma pregano per il dono del cibo, spezzano il pane e ognuno ringrazia per quello che riceve.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
III DOMENICA DI PASQUA – ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 15 Aprile 2018 anche qui.

Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca

35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosé, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 08 – 14 Aprile 2018
  • Tempo di Pasqua II
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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