ANIMATI DALLO SPIRITO
Lo Spirito segna inizi importanti
Il compiersi della Pentecoste è la formazione del nuovo popolo di Dio che è nato dallo Spirito che scaturisce dalla Pasqua di Gesù. Gli eventi della Pentecoste ci fanno capire che gli inizi della Chiesa hanno aspetti simili agli inizi della vita di Gesù. Gesù incomincia il suo ministero di profeta dopo aver ricevuto il dono dello Spirito al Giordano, così la Chiesa la sua missione profetica dopo la discesa dello Spirito sugli apostoli il giorno della Pentecoste. La missione di Gesù inizia, poi, col discorso di Gesù nella sinagoga di Nazaret, così la Chiesa, dopo il dono dello Spirito, inizia la sua missione col discorso di Pietro a Gerusalemme. Lo Spirito della Pentecoste scende, entra e opera con grande potenza nella vita dei discepoli del Signore, dando loro la sua nuova vita. Se prima ci potevano essere confusioni tra le opere della carne e quelle dello Spirito, ora non è più così. Ricevere lo Spirito, dono di Dio, è pace e gioia, ed è anche un compito. Il compito della misericordia di Dio: «A chi rimetterete i peccati…».
Lo Spirito garantisce l’azione di Dio
L’effusione dello Spirito segna l’immersione nella storia umana, di una forza che viene da Dio. Lo Spirito non è una forza che fa parte della quotidianità della storia, ma una forza che scende dall’alto, dal mondo di Dio ed entra nella storia per vivificarla, è una realtà che gli uomini ricevono come dono. Con la Pentecoste incomincia l’ultima fase della storia della salvezza, prima della venuta del Signore, incomincia il tempo della Chiesa, nel quale lo stesso Gesù continua per mezzo dello Spirito la sua attività salvifica, allargata ad una dimensione geograficamente universale. Di più, lo Spirito della Pentecoste è uno e si manifesta in ogni uomo in maniera diversa, particolare, personale. Lo Spirito viene all’improvviso con lingue di fuoco che si dividono per raggiungere ogni persona che diventa capace di esprimersi non più con la sua parola, ma con una lingua diversa, quella donata dal potere dello Spirito di Dio che fa nuova ogni cosa. Lo Spirito agisce con potenza e sovrabbondanza e tutti ne sono colmati, cioè riempiti in modo totale da non lasciare spazi per iniziative personali o «volontaristiche».
Lo Spirito viene donato
Esemplificando possiamo dire che è lo stesso Spirito che in principio aleggiava sulle acque (Gn 1,2) e che opera in tutta la storia della salvezza: in Giovanni Battista (Sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre – Lc 1,15), in Elisabetta (Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria… fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce… – Lc 1,41.42) e soprattutto in Maria (Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’altissimo ti coprirà con la sua ombra – Lc 1,35). Dopo la risurrezione, Gesù torna in cielo, ma perché i discepoli non rimangano soli e confusi davanti ad avvenimenti più grandi di loro, manda il suo Spirito, per consolarli e guidarli verso la verità. Lo Spirito viene dal cielo con fragore, con un vento che si abbatte impetuoso sulla casa. La folla non si disperde, ma si raduna e comprende lingue diverse, perché ognuno è diventato Parola delle meraviglie di Dio. Lo Spirito Santo dà testimonianza e anche i discepoli testimonieranno. La loro testimonianza non dipende da capacità umane, ma dalla fede nell’azione dello Spirito, perché non sono capaci di portarne il peso. Si tratta di una reale impossibilità per l’uomo.
Lo Spirito apre nuove strade
Portare è un verbo molto importante: è quello usato per la croce di Gesù. La Parola non è tanto da «capire», quanto da «portare», e l’incapacità dell’uomo a portarla dura tutta la vita. Dio però, nella sua misericordia, provvede a comunicare all’uomo la sua volontà gradualmente, senza imporre pesi che questi non potrebbe portare. Lo Spirito di verità di Gesù apre la strada all’uomo, come fa il pastore con le pecore. Lo Spirito inonda la terra e dà testimonianza dell’unione tra Padre e Figlio, di una ricchezza unica che è per ogni creatura di tutti i tempi e ogni persona entra in questa relazione trinitaria e diventa testimone di un mistero che si manifesta nella fedeltà faticosa e quotidiana al Signore della storia. La Chiesa è sempre nel Cenacolo, cioè sempre in preghiera e sempre nell’attesa desiderosa che sia concessa alla sua debolezza umana una forza dall’alto.
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- Che fate per realizzare una nuova realtà di Chiesa?
- Quale dono ti attendi dallo Spirito?
IN FAMIGLIA
I doni dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Ogni membro della famiglia riflette sul significato che può avere un dono, lo attribuisce a un altro componente e spiega perché lo vede bene nella vita della persona a cui ha pensato. Chi riceve il dono può esprimere come si trova con il dono che gli è stato attribuito.
Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DOMENICA di PENTECOSTE (Messa del giorno)
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 20 Maggio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Rosso
- At 2, 1-11; Sal.103; Gal 5, 16-25; Gv 15, 26-27; 16, 12-15
Gv 15,26-27; 16,12-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 – 26 Maggio 2018
- Tempo Pasquale Pentecoste
- Colore Rosso
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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