ร veramente giusto renderti grazie,
รจ bello cantare per te, sorgente di ogni bene.
Sei tu che doni vita e futuro a tutto ciรฒ che esiste: apri la tua mano e sazi ogni creatura.
Il pane che noi mangiamo รจ dono dellโintero cosmo, รจ il pane del nostro pellegrinaggio,
pane incompiuto che tu riempirai di speranza.
Il pane che noi spezziamo รจ memoria vivente del tuo figlio, per amore egli รจ venuto, dโamore รจ vissuto.
Egli ci ha insegnato a dare il pane a chi ha fame, e ad accendere fame dโaltro in chi รจ sazio di pane. Ci ha insegnato a fidarci, come lโamore si fida,
a fare di ogni cosa dei sacramenti di comunione, a trasformare il mio in nostro,
a non accumulare tesori di illusioni che i tarli divorano, tesori sempre rubati alla fame degli altri.
Faโ, O Signore,
che non ti cerchiamo solo per il pane,
ma per la tua Parola che affascina e consola,
che ferisce e divampa, fiamma delle cose e della storia.
Giorno per giorno, dolcemente e tenacemente, bussa alle nostre ansie di vivere,
liberaci dalle false fami, liberaci dai troppi desideri inutili, come le tue creature piรน piccole e felici,
come i fiori, come gli uccelli, come il pane.
Pane trovato nella terra, pane fatto da mani,
pane di lacrime e di pene,
quel pane che ha sapore umano, pane guadagnato a caro prezzo, pane della nostra convivenza, ben misera abbondanza.
Donaci, Signore, il pane, la vita e la gioia,
perchรฉ per il pane, per la gioia e per la vita tu ci hai creati. E allora con tutte le creature che ti cercano,
che su questa terra amano e sperano
ti pregheremo con le parole e con la fede
che Gesรน Cristo stesso ci ha insegnato: Abba, Padre!
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