Fratelli e sorelle. Come ricordato dallo stesso Enzo Bianchi, nel tema della serata, โSiamo tutti fratelli e sorelle?โ coesiste unโaffermazione ed una domanda. In apertura, lโex priore di Bose cita il saggio di Luigi Zoja edito da Einaudi โLa morte del prossimoโ: per millenni abbiamo conosciuto il doppio comandamento, ama Dio e ama il prossimo tuo, ma se per Nietzsche Dio era morto, ora ci si interroga sulla morte anche del prossimo.
Nel suo racconto, Bianchi osserva come viviamo in unโepoca nella quale la paternitร e la maternitร sono in crisi, dove sono cresciuti rancore, distanze, inimicizie, cattiveria ed allora ecco il fulcro della serata: la fraternitร come vincolo e bene essenziale alla convivenza. Il monaco ricorda la triade rivoluzionaria, libertร , eguaglianza e fraternitร , ma se per le prime due nei secoli si รจ combattuto, ottenendo anche risultati, il concetto di fraternitร non ha riscosso lโattenzione dovuta, pur essendo un valore intrinseco: โNon ha genitivi, non riguarda lโindividuo, ma la convivenza affermata nella relazioneโ ha aggiunto Bianchi.
Linguaggi inclusivi. La fraternitร diventa allora la frontiera del cristianesimo, nel ricordo dellโimpegno interreligioso sulla fraternitร , formalizzato da Papa Francesco nel viaggio ad Abu Dhabi del febbraio 2019. In un mondo che vede globalizzare lโindifferenza, Bianchi pone al centro la solidarietร tra i membri della societร , orientata alla ricerca del bene comune e mette a confronto la radice etimologica delle parole fraternitร e sororitร , declinate al maschile e al femminile, per una maggiore consapevolezza della necessitร di un vero linguaggio inclusivo.
Un excursus biblico su questi temi e riferimenti allโantica Grecia, completano lโintervento di Enzo Bianchi che chiude con alcune considerazioni, da estendersi anche alla situazione italiana contemporanea: โLร dove cโรจ diversitร , cโรจ la difficoltร ad accettare lโaltro, perchรฉ cโรจ la paura della diversitร , culturale, etica, religiosa, moraleโ. La fraternitร รจ il riconoscimento delle differenze, perchรฉ quando tutto รจ uguale, anche nei rapporti, prevale la noia.
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