Gesù annuncia la misericordia (II)
La condivisione dei beni: il ricco e il povero Lazzaro
I poveri sono i primi destinatari della buona notizia e per loro Gesù ha avuto un’attenzione particolare, un’opzione preferenziale. I poveri sanno accogliere e riconoscere Gesù, e vedono la loro situazione illuminata dal farsi uomo di colui che era nella condizione divina: lui che “da ricco che era, si è fatto povero per noi” (cf. 2Cor 8,9). Ecco perché la povertà, prima di essere una condizione etica, è rivelativa dell’identità di Gesù e della forma della sua missione tra gli uomini.
Nei vangeli vi è altresì un giudizio duro sul possesso, sulla proprietà, sulla ricchezza. Tutto ciò che è nel mondo, tutte le cose sono buone, ma il possesso, l’accumulo è diabolico. La parabola del ricco e del povero Lazzaro illustra questo insegnamento di Gesù e scuote soprattutto noi che viviamo nell’abbondanza di una società che non conosce più né la fame né la povertà e che sa nascondere così bene i poveri al punto di non accorgersi più della loro presenza. Questa parabola ci ammonisce a vedere chi è accanto a noi, a farci prossimo e a condividere la nostra vita con chi è nel bisogno.
Incontro tenuto da fr. Enzo Bianchi a Bose il 10 maggio 2015
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