HomeVangelo della DomenicaEnzo Bianchi - Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2024

Enzo Bianchi โ€“ Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 1, 35-42

Lโ€™attesa compiuta

รˆ nel tempio di Gerusalemme che ha inizio lโ€™evangelo di Gesรน Cristo secondo Luca con lโ€™annuncio a Zaccaria. รˆ al tempio che Gesรน pronuncerร  le sue prime parole, e sarร  al tempio che il Vangelo secondo Luca si conclude con i discepoli di Gesรน che pieni di gioia lodano Dio. รˆ al tempio che oggi Gesรน incontra Israele in una radicale obbedienza alla Legge del Signore.

Il tempio luogo della Schekina, della presenza in Dio in mezzo al suo popolo, รจ per Luca il luogo dellโ€™incontro di Gesรน con il suo popolo; รจ veramente il luogo dellโ€™Emmanuel, del Dio-con-noi. Il Vangelo afferma che si tratta di un compimento, di una pienezza di giorni che vede la consolazione dโ€™Israele estendersi alle genti. รˆ una pienezza che porta la salvezza del Dio dโ€™Israele di fronte a tutti i popoli, che fa della gloria dโ€™Israele una luce che illumina i pagani. 

Se alla nascita di Gesรน non cโ€™era per Giuseppe e Maria il posto nellโ€™alloggio, quaranta giorni dopo, al compimento dei giorni, Gesรน รจ accolto dove Dio stesso dimora, al cuore del suo popolo e di fronte a tutti i popoli della terra. Gesรน รจ portato nel luogo dove lui tornerร  dodici anni dopo per manifestarsi figlio del comandamento. Potremmo dire che per lโ€™evangelista Luca Gesรน รจ davvero a casa sua nel tempio di Gerusalemme che lui chiamerร  โ€œcasa del Padre mioโ€. Quel luogo dove lui ascolterร  e interrogherร  i maestri dโ€™Israele, dove trascorrerร  gli ultimi giorni della sua vita ad insegnare. 

รˆ in questo luogo che Gesรน incontra Simeone, questโ€™uomo di Gerusalemme, giusto e credente. In lui Gesรน incontrerร  la personificazione, il simbolo dellโ€™attesa della consolazione dโ€™Israele. Simeone โ€œmosso dallo Spiritoโ€ viene al tempio, vede con i suoi occhi e accoglie tra le sue braccia โ€œil Cristo del Signoreโ€. รˆ portato dallo Spirito prima di portare il Figlio, perchรฉ nessuno puรฒ sostenere la carne di Dio che non รจ sorretto dallo Spirito di Dio.

Ma cโ€™รจ anche il venire di Gesรน al tempio portato da Giuseppe e Maria per lโ€™obbedienza alla legge di Mosรจ che incontra lโ€™attesa dโ€™Israele. Lui che รจ lโ€™esaudimento di questa attesa, come era stato portato nel grembo di sua madre verso lโ€™incontro con Giovanni Battista nel seno di Elisabetta. Di Simone niente รจ detto se non che โ€œaspettava la consolazione dโ€™Israeleโ€: รจ tutto proteso nellโ€™attesa, รจ il prosdekรฒmenos si legge nel testo greco, ossia lโ€™aspettante la consolazione dโ€™Israele.

Lโ€™evangelista non dice neppure che Simone fosse anziano. Della profetessa Anna, quasi per contrasto, si annota non solo che โ€œera molto avanzata in etร โ€, ma precisa lโ€™etร  esatta: โ€œaveva ottantaquattro anniโ€. Simeone invece non ha etร , quasi a dire che lโ€™attesa รจ non ha etร , la promessa non conosce tempo. Nellโ€™iconografia Simeone, il senza etร , si incurva per accogliere lโ€™infinitamente basso che ci parla dellโ€™Altissimo, si china per vedere la luce che rivela Dio alle genti e la gloria del popolo dโ€™Israele in questo figlio di povera gente.

Sรฌ, Simeone non ha etร , non ha storia perchรฉ lui รจ la storia del popolo dโ€™Israele, di tutte le genti e di ciascuno di noi. La sua etร  รจ di essere contemporaneo di Gesรน, ha vissuto per arrivare a questo momento e la sua storia รจ tutta racchiusa nellโ€™istante dellโ€™incontro tra lโ€™attesa e lโ€™Atteso. Tra lโ€™attesa che si fa gesto di accoglimento e lโ€™Atteso che si lascia accogliere tra le braccia. Comprendiamo allora che Simeone puรฒ cantare nella pace la fine dei suoi giorni: โ€œOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parolaโ€. 

Il Nunc dimittis รจ il canto di unโ€™attesa compiuta, di unโ€™intera vita che raggiunge il suo thรจlos, il suo fine. Non รจ la fine dei giorni ma un compimento. รˆ lโ€™esaudimento di una attesa che colma i suoi e i nostri giorni.

A cura di Goffredo Boselli.

Per gentile concessione dal blog di Enzo Bianchi

Articoli Correlati