Alla vigilia del Mese Missionario Straordinario
indetto da papa Francesco esce
Dove solo l’anima arriva. Uomini e donne in missione con Dio
Il nuovo libro di Monica Mondo, giornalista e conduttrice di Soul su Tv2000
«Monica Mondo ci ha fatto questo regalo: ci fa conoscere, quasi le avessimo accanto a noi, fisicamente vicine, persone che hanno scommesso tutta la vita sulla forza debole di Gesù Cristo, una forza che cambia la vita di chi accetta di incontrarlo attraverso la debolezza del testimone» così scrive Paolo Ruffini, Prefetto del dicastero vaticano per la Comunicazione, nella sua prefazione al libro di Monica Mondo, Dove solo l’anima arriva. Uomini e donne in missione con Dio (Editrice Missionaria Italiana, pp. 144, euro 15,00), in libreria da oggi.
Mondo, giornalista e conduttrice della fortunata trasmissione televisiva Soul su Tv2000, guida il lettore in un lungo viaggio nel cuore e nell’«anima» della missione, attraverso 15 interviste a missionari e missionarie che hanno portato l’annuncio del Vangelo nei quattro angoli del mondo. Un volume che esce alla vigilia del Mese Missionario Straordinario di ottobre indetto da papa Francesco per celebrare i 100 anni dalla Lettera Apostolica Maximum Illud di Benedetto XV.
Sono storie diverse tra loro quelle raccolte dall’Autrice, che rispecchiano i molteplici modi in cui si può «fare missione». Ci sono interviste a chi opera «con le mani», come Pedro Paolo Opeka, vincenziano che insegna l’arte della carpenteria in uno dei peggiori slum di Antananarivo, capitale del Madagascar, arrivando a costruire scuole, ospedali e persino interi villaggi che oggi ospitano 25.000 persone. Flor Maria Rigoni, scalabriniano che in 19 anni di missione ha ricevuto e accolto 720.000 migranti nello stato del Chiapas, in Messico. O ancora il comboniano Daniele Moschetti, che in Kenya ha vissuto insieme a quelle 120.000 persone che chiamavano «casa» una discarica di 2,5 chilometri quadrati, dove ogni giorno venivano riversate tonnellate di rifiuti.
Dall’altra parte c’è anche chi opera «con le parole», come Timothy Radcliffe, già maestro generale dei domenicani e uno dei più noti e apprezzati autori di spiritualità al mondo e José Tolentino Mendonça, teologo, poeta, oggi archivista di Santa Romana Chiesa. Una missione diversa, la loro, ma di uguale sostanza, che si rivolge soprattutto ai non credenti e a chi si è allontanato dalla Chiesa.
Dove solo l’anima arriva è un volume dal quale emerge con chiarezza, grazie alle forti testimonianze di fede di questi missionari, che cosa significa fare missione oggi, soprattutto in territori dove la chiesa va rifondata dalle sue stesse radici. Lo spiega bene Franco Mella, missionario del Pime a Hong Kong: «dopo il Vaticano II la missione ha assunto un’altra fisionomia: dobbiamo essere ponti e non muri. Ponti fra popoli, ponti fra chiese, ponti fra culture.Questo è il servizio che il missionario dovrebbe fare». Quello stesso padre Mella che riuscì a portare e a scioccare il cantautore milanese Enzo Jannacci, facendogli visitare la barca su cui viveva in mezzo ai boat people, persone senza casa e senza diritti che abitavano in imbarcazioni di fortuna in un’area dove arrivavano tutti i liquami della città.
Vite e storie di missione che ineluttabilmente si confrontano e si scontrano con l’inspiegabilità del dolore e della sofferenza dei poveri e degli «scartati» di papa Francesco. Un dolore estremo – quello delle torture, delle guerre, della povertà – alla quale nemmeno questi uomini e donne di Dio hanno una risposta e che può essere alleviato solo attraverso la «presenza» e la preghiera. Maria Angela Bertelli, suora saveriana che ha assistito a innominabili atrocità durante i 56 giorni di prigionia trascorsi nelle mani dei guerriglieri della Sierra Leone, lo spiega così «Dio era con i crocifissi lì accanto»; «non ho risposta alla domanda sul perché del dolore», risponde Donatella Lessio, suora infermiera all’ospedale di Betlemme, che per 15 anni ha recitato tutti i venerdì il rosario, in processione fino al fino spinato dei check point tra Israele e la Cisgiordania.
Ma è San Francesco a ritornare spesso nei racconti di questi missionari, i quali sembrano aver trovato conferma della loro vocazione nella figura del Santo di Assisi, soprattutto – fatto curioso – nella trasposizione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lo testimoniano Pepe di Paola, prete delle villas miserias di Buenos Aires che accompagnava l’allora cardinale Bergoglio nelle sue visite alle bidonville, la stessa suor Lessio, frate Francesco Patton, oggi custode di Terra Santa e Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo. Una figura che nella radicalità della sua scelta ha portato questi uomini e donne a scegliere di consacrarsi a Cristo e a mettere la loro vita al servizio dell’Altro.
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FRASI SCELTE DAL LIBRO
Pedro Paolo Opeka
«Convertire non dipende da me. La conversione scaturisce dal rapporto di ciascuno con l’amore di Dio. Posso aiutare a entrare nel cammino della ricerca, ma soltanto la grazia di Dio converte» (p. 16)
Donatella Lessio
«L’abbiamo chiamata intifada pacifica perché, invece di gettare pietre, volevamo gettare i grani del rosario» (p. 26)
Flor Maria Rigoni
«Era una terra di nessuno. La prima messa l’ho celebrata con un piccolo banco sulla frontiera. La domenica successiva sono avanzato di 50 metri, poi di altri 50, quindi di 100… Chi veniva a messa passava il confine ed entrava così negli Stati Uniti» (p. 32)
José Tolentino Mendonça
«Secondo me Dio puzza. Il suo profumo è quello del povero, della sofferenza, delle vittime della storia» (p. 50)
Sister Serena
«L’unica sopravvissuta della strage nello Yemen, che adesso è a Calcutta, chiede costantemente di tornare nella penisola araba. Dice che là i poveri hanno bisogno di noi, che li abbiamo lasciati soli» (p. 76-77)
Franco Mella
«I rifugiati sono una grandissima ricchezza. Una persona rappresenta sempre una ricchezza, è sempre un tesoro» (p. 87)
Maria Angela Bertelli
«Vale sempre la pena fidarsi di Dio» (p. 114)
Daniele Moschetti
«[In Sud Sudan] L’unico baluardo di speranza sono le chiese cristiane. La chiesa accompagna, è speranza e punto di riferimento e anche di rifugio: quando arrivano i combattenti la gente scappa a ripararsi nei luoghi sacri» (pp. 119-120)
Ibrahim Alsabagh
«Quando sono arrivato ad Aleppo ho capito subito che prima di parlare di Gesù bisognava dare cibo agli affamati e acqua agli assetati» (p. 135)
L’AUTRICE
Monica Mondo, torinese, giornalista, lavora a Tv2000, dove conduce la fortunata trasmissione Soul e altri programmi. È autrice di diversi libri, fra i quali Il farmaco dell’Immortalità. Dialogo sulla vita e l’Eucaristia (con A. Mosca Mondadori, Morcelliana); Giovanni Falcone. Le idee restano (con M. Falcone, San Paolo); Selfie. Dialogo sulla Chiesa con il teologo di tre papi (con G. Cottier, Cantagalli). Inoltre ha pubblicato due romanzi, Sarà bella la vita e Il mio nome è Khalid (Marietti).
Monica Mondo, Dove solo l’anima arriva. Uomini e donne in missione con Dio, prefazione di Paolo Ruffini, Editrice Missionaria Italiana, pp. 144, euro 15,00, in libreria da oggi
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