Dossier Catechista - Commento al Vangelo per bambini e ragazzi del 11 Ottobre 2020 -

Ve lo confermo! Il mio regno (…no, nel senso che è di Dio, ma io ci abito, e quindi è anche un po’ mio…) ehm, dicevo, il Regno di Dio è un posto meraviglioso, come un banchetto immenso con tutto ciò che si può desiderare. Soltanto, chi ci entra indossa lo stile griffato da Dio: l’amore che include tutti.

PER CAPIRE LE PAROLE DEL VANGELO

Invitati non degni. La parabola ha un messaggio chiaro: l’antica alleanza tra Dio e il popolo d’Israele si è rotta definitivamente. Chi è stato scelto per primo ha rifiutato l’opportunità. Qualcuno con superficialità e menefreghismo, altri con odio e violenza. La punizione del re è ciò che è capitato davvero nella storia, con Gerusalemme messa a “ferro e fuoco” dai Romani, proprio negli anni della stesura definitiva del vangelo di Matteo.

Tutti quelli che trovarono. L’i nvito di Dio a questo punto è esteso a tutti, senza distinzioni di religione, etnia, lingua e moralità.

L’abito nuziale. Nella consuetudine dell’epoca, l’abito per le nozze era consegnato insieme all’invito. Quest’uomo dunque non ha scuse: si è autoescluso dal banchetto. Fuor di metafora, dopo Cristo tutti sono invitati alla festa di Dio, ma non tutti potranno parteciparvi: quelli che rifiutano di indossare fede, speranza e carità, consegnate con l’invito alla vita che Dio ha fatto a tutti.

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IMPEGNO

Ciò che Dio ha preparato per noi è gratis. E noi siamo capaci di fare qualcosa di gratuito per qualcun altro? Sappiamo impegnare tempo ed energie solo per affetto o amicizia, senza pretendere qualcosa in cambio? Immaginiamo, da soli o in gruppo, una buona azione da compiere per chi magari non osa a chiedercela, ma ne ha bisogno. E poi facciamola!

PREGHIERA

Il banchetto che hai pronto
per noi, Signore, è la Vita.
Un tavolo lungo
quanto il mondo,
con sapori prelibati,
fantasie di colori,
fragranze di profumi,
armonie di suoni.
Una cena
che abbiamo la gioia
di condividere con le persone,
immagine di te.
Abbiamo il piacere
di sentire emozioni e pensieri,
di toccare corpi e anime,
di plasmare parole e opere.
Non ti ringrazieremo
mai abbastanza
per questo banchetto,
ma mentre lo facciamo tu ci sussurri
che è una pallida immagine di ciò
che ci hai preparato per l’eternità.

NELLA REALTA’

Hanno voluto restare anonimi, ma sono una coppia di Robbio Lomellina (Pavia) e hanno festeggiato anticipatamente il proprio matrimonio offrendo un pasto a 82 clochard e persone in difficoltà che frequentano la mensa dei poveri dei frati cappuccini: un momento spensierato di aggregazione per chi soffre. «Avremmo potuto mettere mano al portafoglio — racconta la giovane sposa — ma l’effetto non sarebbe stato quello che volevamo. Il pranzo di nozze condiviso ci è sembrato un momento più arricchente dal punto di vista umano». Al termine è pure spuntato l’inatteso regalo: uno zaino differenziato per donne e per uomini, ricolmo di prodotti per l’igiene, calze, mutande, rasoio da barba, cappello, sciarpa, guanti.

Fonte: Dossier Catechiesta