II DOMENICA DOPO LโEPIFANIA
Intercede la regina, adorna di bellezza
Fratelli, sorelle,
lโepisodio di Cana proclamato da questa liturgia (II domenica dopo lโEpifania, 19 gennaio 2025) nonย รจ solo un simpatico racconto dove Gesรน trasforma 600 litri dโacqua in un vino buonissimo. Nelย contesto di questo racconto avviene un vero e proprio cominciamento dei segni della presenza realeย di Dio tra gli uomini, della Sua piena manifestazione al mondo, come Gesรน Nostro Salvatore.ย ย
Lโinizio dei segni
Stando al Vangelo di Giovanni, siamo ai primi giorni del racconto di Gesรน. Due giorni prima alcuniย discepoli del Battista si sono messi sulle Sue tracce, seguendoLo sin dentro casa, dove si sono fermati per lโintera giornata. Il giorno seguente Gesรน comincia a chiamare discepoli e sarร tutto un rincorrersiย di voci. Infine, “il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cโera la madre di Gesรน.ย Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoliโ. E qui avviene un fatto cosรฌ importante cheย al termine dellโepisodio si dice che “questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesรน;ย egli manifestรฒ la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”.
E il primo, lโinizio dei segni chiedeย occhi che sappiano vedere lontano. Come se Giovanni, che non parla mai di miracoli preferendoย parlare di segni, ci chiedesse di andare oltre, di cominciare a scavare per capire bene! Come fossimoย in presenza di una fessura che ci introduce nellโorizzonte della piena rivelazione di Gesรน. Ma nelย contesto festoso dellโamore di due giovani sposi. Come ci racconta il Cantico dei cantici: “Una voce!ย
Il mio diletto! Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: “Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! (โฆ). O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso” (2,8- 14). E non basterร una vita per scoprire il viso di chi amiamo; e non basterร una vita per scoprire, da tante fessure che ci sono date, la bellezza del volto di Gesรน, prediletto amore del nostro cuore.
Accorgersi di Gesรน
E oggi, infatti, ci รจ dato di scorgere Gesรน come totalmente immerso nell’allegria spensierata di una festa di matrimonio di paese. Come fosse andato a quelle nozze in incognito, un invitato fra tanti, dato che il Vangelo annota che โcโera la madre di Gesรน. (e) Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoliโ. In incognito soprattutto per il segno che sarebbe avvenuto. Infatti, la sola ad accorgersi del vino che sta per finire รจ Maria. E mentre i servi assistono silenziosi al prodigioso
passaggio dellโacqua in vino, gli sposi e gli altri invitati si rallegreranno bevendo di quel โvinoย buonoโ senza accorgersi di nulla. Dunque, nessuna intronizzazione di Gesรน a Cana, come attesta ilย versetto che segue il racconto, che semplicemente annota: “dopo questo fatto scese a Cafร rnao,ย insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Lร rimasero pochi giorni” (Gv 2,12). Unย clima silenzioso e discreto che a suo modo giร dice qualcosa di Colui che sta per cominciare.ย ImmergendoSi nellโordinarietร delle relazioni: โscese a Cafarnano (โฆ) e lร rimaseโ.
Nel sommersoย che non conosce riflettori, che non ha voce in capitolo, ma che pazientemente sostiene e aggiusta ilย mondo; permettendo che una cittร o un paese vadano avanti lo stesso. Un sommerso che dovremmoย benedire e ringraziare per la grazia che quotidianamente comporta. E intanto solo dei discepoli รจย scritto che, visto quel primo manifestarsi della Sua gloria โCredettero in luiโ. Come cominciasseroย a vedere, a intuire qualcosa di Lui, attraverso una fessura che sโรจ aperta nel loro cuore.ย ย
Il vino che racconta lโamoreย Ed รจ sorprendente il fatto che questo primo sguardo su di Lui, che comincia ad accorgersi della Suaย identitร divina, sia segnata dal vino. Come se in primo piano Gesรน non volesse delle rigideย prescrizioni, ma qualcosa di vivo, di inebriante. Un vino spumeggiante capace di raccontare al meglioย lโamore! Come se Gesรน Si descrivesse un Messia venuto per rallegrare lโumanitร , non per spegnerneย i sentimenti e le emozioni. Venuto per l’amore, non per il disamore; per la vita, non per cerimonie;ย per tutti e non per alcuni. Senza dimenticare infine colei che di questo evento sta allโorigine, Maria.ย
Come se al principio della rivelazione di Gesรน ci fossero occhi e cuore di una donna. Perchรฉ รจ lei che anzitutto sโaccorge chโera in pericolo il vino, che si poteva incrinare lโamore e la felicitร di tutti inย quel banchetto. Ed รจ lei, dunque, che interviene, non Gesรน, che sul momento, forse Si รจ sentito comeย strattonato ad anticipare la Sua ora. Una donna che non si rassegna, e si fa avanti senza badare persinoย alle comprensibili resistenze di Gesรน, suo Figlio. Che pure acconsentirร perchรฉ lei Lo conosce bene,ย e con lโautorevolezza propria di una madre, puรฒ sempre permettersi di dire ai servi: “qualsiasi cosaย vi dica, fatela!”.
Perchรฉ le donne sanno guardare al mondo senza sfruttarlo. E lo guardano con ilย cuore, perchรฉ abbia vita ancora; tenendo insieme sogni e concretezza, evitando le derive di un pragmatismo asettico e di una astrattezza inutile. Senza dimenticare che se non facciamo posto aย Maria, se si disattendono le donne, si rischiano le anfore vuote, senza il vino il vino dellโamore. ย
don Walter Magni