“Congedali”
I discepoli osservano che si è fatto tardi ed è opportuno congedare la folla in modo che possa procurarsi da mangiare per tempo. Ma Gesù invece risponde che devono essi stessi dare da mangiare alla folla. A volte anche noi viviamo situazioni simili. Notiamo che gli altri si trovano in particolari momenti di bisogno o di disagio e diciamo “dovresti fare questo, dovresti rivolgerti lì etc..” piuttosto che prenderci carico della necessità che si è presentata, la si delega, si rinvia ad altri, o la si rimanda.
Se è vero che ci sono professionisti o istituzioni competenti che possono farsi carico della situazione meglio di noi, tuttavia occorre fare attenzione nel “congedare” troppo in fretta chi si presenta a noi in condizioni di bisogno. A volte in quel congedare manca proprio quel minimo di carità che potrebbe fare la differenza e alleviare quel momento anche se solo con un pò di empatia, di tempo, di ascolto. Non congedare gli altri prima di esserti chiesto se hai fatto per loro quanto è davvero nelle tue disponibilità.
In breve
La carità non cerca di congedare troppo in fretta chi è nel bisogno, ma si preoccupa sempre di donare un conforto e un aiuto secondo quanto è nelle proprie possibilità in quel preciso momento.
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