“Chi ha orecchi, ascolti!”
Nel suo discorso su Giovanni il Battista, Gesù svela il senso di un’antica profezia in cui si diceva che il profeta Elia sarebbe tornato per annunciare la venuta del Messia. Gesù rivela che “il ritorno di Elia” di cui parla la Scrittura, non si riferisce alla sua persona, ma a qualcuno che avrà il suo compito e costui è proprio Giovanni il Battista. Ci sono momenti in cui in modo immediato ed evidente la Parola di Dio ti fa capire quello che ti sta accadendo e qual è la decisione o l’atteggiamento da assumere.
Lo si avverte in modo particolare, come se all’improvviso una serie di dubbi o di dinamiche ingarbugliate, si sciogliessero e, agendo in quel modo, si intuisce bene che si ritroverà la pace, o si compirà quello che è giusto. Ma la cosa sorprendente è che anche quando lo Spirito ci fa il dono dell’intelletto in modo così luminoso, restiamo sempre liberi di non corrispondere e di continuare ad agire anche in modo contrario a tanta luce. Per questo Gesù sollecita chi ha “gli orecchi, ad ascoltare”.
Non lasciar cadere invano delle ispirazioni tanto chiare che ti sono sopraggiunte. Ascolta il messaggio ricevuto dal Signore se hai potuto ascoltarlo con tanta chiarezza nel tuo cuore. Riconosci che è un messaggio di Dio se il pensiero di realizzarlo ti dona una pace soprannaturale che nessun artificio umano può donare al tuo cuore.
In breve
È impareggiabile la pace che riceve il tuo cuore tutte le volte che, umilmente, dai seguito alle ispirazioni interiori che ricevi osservando la Parola di Dio.
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