don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 8 Settembre 2023

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“Sua madre Maria”

Quando la Vergine Maria venne alla luce, tutta l’umanità insieme all’intera creazione compì il salto più alto del cammino della sua evoluzione spirituale. Nessuna creatura infatti è venuta al mondo senza peccato originale, nessuna creatura umana è giunta ad un tale grado di unione con Dio a tal punto che dalle sue proprie  membra Dio stesso ha preso forma.

Il corpo di Cristo, il suo volto hanno assunto le fattezze della Madonna. La sua voce, la sua cadenza aveva attinto da quella di sua madre. Quanto è importante quello che trasmettiamo ai nostri figli. È Dio stesso che ci mostra che per suo figlio ha voluto che sua Madre fosse spiritualmente pura da ogni legame con il peccato.

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Il primo requisito voluto da Dio per la Madre di Dio è stato di essere svincolata dal peccato, cioè in una piena comunione con Lui. Maria non sarebbe stata una madre amorevole e degna del figlio di Dio senza possedere questo requisito. Allo stesso modo anche noi, per essere genitori davvero amorevoli verso i nostri figli, quello che più dobbiamo cercare è di essere in comunione con Dio.

È Dio stesso a volerlo. La tua capacità d’amare come genitore parte proprio dal tuo rapporto con Dio. E più una persona possiede questa comunione con Lui più è capace di farsi padre e madre degli altri, e di vedere negli altri dei figli bisognosi di protezione e cura. Maria, per la sua comunione profonda con Dio, è divenuta Madre di tutti, madre di tutta l’umanità.

Rivolgi a Lei il tuo sguardo tutte le volte che hai bisogno di sentirti figlio amato e protetto.

In breve

È la misura della tua comunione con Dio che ti rende madre e padre amorevole verso i tuoi figli. Più sei in comunione con Lui e più sai proteggere e prenderti cura dell’altro.

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