“Tutti si riempirono di sdegno”
C’è una duplice forma di sdegnarsi. C’è quella di chi si sente offeso davanti alla forza dirompente della verità e della giustizia che manifesta le sue colpe o omissioni. Costui respinge la verità, la accusa a sua volta di intromissione e può arrivare a concepire anche propositi per eliminare chi l’ha proclamata o diversi modi per farlo tacere.
C’è poi lo sdegno di chi si sente offeso dinanzi al dileggio della propria sensibilità e delle proprie credenze. Costui non prova vendetta per chi l’ha offeso, ma vuole richiamarlo ad agire secondo giustizia, per ricreare una relazione più solida o quanto meno ridurre quei motivi di tensione e di opposizione che possono venirsi a creare. C’è quindi lo sdegno del giusto e lo sdegno dell’empio. Entrambi si distinguono dal modo di reagire. L’empio pieno di sdegno persevera nella sua condotta a causa del cuore indurito, il giusto quando è sdegnato manifesta che non è compiacente, nè complice della condotta dell’empio.
Tu quale tipo di sdegno provi?
In breve
Lo sdegno del giusto manifesta che non è compiacente, nè complice della condotta dell’empio. Non prova vendetta per chi l’ha offeso, ma vuole richiamarlo ad agire secondo giustizia, per ridurre i motivi di opposizione che possono venirsi a creare.
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