“Ella fu molto turbata”
È consolante che il Vangelo narri questo tratto così umano di Maria, che ci faccia conoscere che anche il turbamento ha toccato il suo cuore. Perchè il turbamento è una dimensione umana che non dobbiamo nascondere o bypassare. Appartiene al nostro modo di avvicinarci al futuro, a quanto ci è ignoto o di cui non possiamo avere il controllo.
Però la Vergine ci insegna qualcosa di importante. Il turbamento non può privare il cuore della pace. Ecco come colei che è Immacolata fin dal concepimento, l’ha affrontato. Anzitutto con semplicità si è rivolta al Signore, rivelando a Lui i suoi dubbi, la sua incapacità di comprendere in che modo potesse realizzare la sfida che le veniva posta davanti. Inoltre, davanti alla nuova e straordinaria responsabilità che le veniva chiesta, non ha guardato alle sue capacità e risorse interiori, ma al modo con cui Dio voleva condurla per realizzare il Suo progetto.
È questo innanzitutto il senso delle parole dell’angelo Gabriele. E Dio non priva nessuno, attraverso dei segni, il conforto della preghiera o la guida di chi ci parla a nome di Dio, della possibilità di comprendere il Suo progetto. In ultimo si è rimessa incondizionatamente nelle mani di Dio, senza lasciarsi sedurre dall’idea che il suo progetto personale di vita o le sue capacità sarebbero state meglio impiegate altrove o in altro modo.
In breve
Non c’è motivazione più sicura e più forte per rimuovere ogni tipo di turbamento, che quella di sapere con certezza che si sta camminando nel progetto di Dio.
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