“Non si versa vino nuovo in otri vecchi”
L’insegnamento di Gesù attinge dalla sapienza popolare. Il vino nuovo non può essere contenuto in otri vecchi, altrimenti si rompono. Occorre pertanto separare il vino nuovo dagli otri vecchi. Nella nostra vita continuamente vecchio e nuovo si mescolano a volte con grande confusione e sofferenza.
Vecchie dinamiche convivono con nuove situazioni o nuovi eventi riaprono vecchie ferite e difficoltà che ormai si pensava di aver superato. L’esito non sempre è soddisfacente e si rischia di convivere con dei compromessi che privano della felicità. Gesù invita come sempre a non accontentarsi.
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Distinguere il vecchio e il nuovo può sembrare rivoluzionario o, il più delle volte, faticoso, ma è importante per capire quale direzione stiamo dando alle nostre scelte. In gioco c’è sempre il rendersi liberi per poter realizzare il bene. Quali eventi del passato agiscono oggi su di te e ti impediscono di scegliere il bene? Quali situazioni future ti fanno scoprire antiche vulnerabilità?
La preghiera non sempre ti dà immediatamente la forza di porre ordine al groviglio tra antico e nuovo che c’è dentro di te, ma ti permette di cominciare a capirne le dinamiche e gli ambiti più concreti su cui cominciare ad agire.
In breve
Vecchio e nuovo si mescolano dentro di te. Ma sta a te porre ordine in modo da restare sempre libero dai condizionamenti del passato o del futuro per poter continuare a realizzare il bene.
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