“La parte migliore”
A volte si leggono troppo superficialmente le parole di Gesù di questo brano del Vangelo e si rischia di fare una distinzione troppo netta tra quanto fa Marta e quanto fa Maria, e poi di giungere erroneamente alla conclusione che l’una sia “cattiva” e l’altra sia “buona”. Ma le parole di Gesù, a mio avviso, sono molto più profonde. Gesù menziona una “parte migliore”. Non dice che l’altra non sia buona, ma che vi è qualcosa di ancora più desiderabile.
In effetti ci si sente un po’ colpevoli di non poter vivere come Maria in quell’atteggiamento continuo di ascolto della Parola di Dio, presi, proprio come Marta, dalle tante occupazione quotidiane. Sentiamo a volte dentro di noi il pio desiderio di fermarci di più in preghiera, di voler leggere qualche testo spirituale e meditare il vangelo. Ma molte volte rimane solo un desiderio. Allora è qui che l’insegnamento di Gesù ci apre una luce sul nostro modo di vivere.
La domanda è: tutto quello che faccio è utile e indispensabile farlo? Non c’è a volte qualcosa di “migliore” che potrei fare? Il lavoro e altre impellenze da sbrigare ci saranno sempre. Ma alcune di queste possono aspettare e lasciare posto a qualcosa di migliore. E se cominci a metterti davvero alla ricerca di cosa è migliore per te, presto ti troverai anche tu a scegliere nella tua giornata dei momenti in cui potrai dedicarti tutto al Signore.
In breve
Se cominci a chiederti qual è la scelta migliore tra le cose da fare, ben presto ti ritroverai a prenderti del tempo per pregare e rimanere da solo con Signore.
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