“Pianse amaramente”
Le lacrime di Pietro costringono al silenzio il lettore del vangelo e a partecipare al suo dramma. Pietro è un uomo che ha perso tutto quello che aveva di più caro, la relazione sulla quale era poggiata tutta la sua esistenza. Gesù è stato arrestato e sarebbe stato condannato a morte, e non lo avrebbe più rivisto. Ma le sue lacrime non scorrono per il dolore della perdita in sè, per quello che la vita gli ha sottratto, ma perchè egli ha rinnegato quello che aveva di più caro. Tante volte avrebbe potuto fare di meglio, avere più fede, essere un testimone migliore. Proprio quando con un “si” avrebbe potuto riappacificarsi con tutto quello che Gesù gli ha insegnato e riconoscerlo, ha segnato la distanza più grande. Le lacrime di Pietro non sono quelle di un uomo ferito, ma di un colpevole. Forse anche questa quaresima ti lascia con il rimpianto dei propositi mancati e delle occasioni sfuggite. Ma Gesù conosce la tua fragilità e ti verrà di nuovo incontro con la luminosa speranza della sua Risurrezione. Non rimanere nella tristezza e nello scoraggiamento.
In breve
Solo chi sa piangere per le sue colpe sa anche gioire per il perdono ricevuto e per il dono di una speranza nuova
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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