don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 4 Ottobre 2021

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“Ti rendo lode, Padre”

Chi pensa a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, certamente ricorderà anche il Cantico delle Creature: Sii Laudato mi Signore. Non è solo il testo da cui ha preso avvio l’omonima enciclica sul Creato, ma è un canto che rende gloria a Dio abbracciando tutto l’universo. Quando lo Spirito Santo colma il cuore dell’uomo d’amore per Dio, non può che portarlo a lodare il Padre per tutte le sue opere.

A volte invece, non solo non riusciamo a farci docili a questo amoroso slancio dello Spirito Santo, ma addirittura contestiamo Dio perchè non riusciamo a comprendere la sua volontà e ad accoglierla. Praticare la fede non vuol dire aver tutto chiaro sulla volontà di Dio, nè avvertire nel proprio cuore sempre uno slancio d’amore.

Avere fede vuol dire che, proprio quando nulla ti è chiaro, anzi vivere la volontà di Dio risulta piuttosto un mistero e comporta un certo sacrificio; decidi di proseguire il cammino e di non cambiare strada davanti alle difficoltà. È questa la sapienza dei santi, di quei piccoli di cui Gesù dice che hanno più sapienza dei dotti.

In breve

Il vero sapiente è colui che continua a fidarsi di Dio e della sua volontà, pur non comprendendo in modo completo i Suoi disegni, anzi proprio quando risultano più misteriosi e sacrificanti da vivere.


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