don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 4 Gennaio 2020

“Che cosa cercate?”

Due dei discepoli di Giovanni sono spinti a seguire Gesù dal modo in cui il loro maestro parla di Lui. Ma Gesù accortosi che lo seguivano chiede loro cosa cercassero. È vero che all’inizio del cammino di fede ci possono essere tante motivazioni: la gioia interiore, il modo in cui se ne è sentito parlare, alcune testimonianze che sono rimaste particolarmente impresse, ma un cammino di fede non può proseguire seriamente se non si risponde alla domanda posta da Gesù: “cosa cerchi?”. Cosa ti aspetti dal tuo cammino di fede?

Non devi aspettarti di incontrare nel cammino quello che hai già incontrato prima del cammino stesso, altrimenti non avrebbe senso camminare per qualcosa che puoi incontrare anche senza iniziarlo. I discepoli cercano dove dimora Gesù. Non garanzie o immunità. E Gesù imposta il cammino dando sempre una direzione, ma mai indicando con chiarezza il percorso. “Venite e vedrete”, non è una risposta che appaga l’ansia generata dal futuro, è piuttosto una metodologia che insegna più ad affidarsi che a programmare.

In breve

Cosa pensi che debba darti la tua fede? Gesù non offre “immunità” sul percorso di vita, ma insegna ad affidarsi a Lui, non concedendo percorsi facili e rassicuranti.

Commento tratto dal nuovo libretto di don Vincenzo Marinelli intitolato:

La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale

E un’iniziativa che nasce per tutti coloro che desiderano vivere un contatto giornaliero con la Parola di Dio e trovare il benessere interiore. Quotidianamente offre una riflessione del Vangelo breve ed essenziale, che parli al cuore. Un strumento per tutti coloro che nonostante la frenesia e gli impegni quotidiani non vogliono rinunciare a meditare quanto il Signore comunica attraverso la Sua Parola. Già presente dal 2014 su diversi canali social, adesso è disponibile anche in forma cartacea e digitale in questa raccolta di riflessioni per l’Avvento e il Natale.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Abbiamo trovato il Messia.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 35-42 In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì  che, tradotto, significa maestro, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia», che si traduce Cristo,  e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro. Parola del Signore

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