don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2021

Diede ai dodici il potere sugli spiriti impuri”

Non sarà stato semplice per gli apostoli gestire il potere di scacciare i demòni. Da un lato erano loro ad operare, dall’altro sapevano bene che essi stessi non ne sarebbero stati capaci senza la potenza di Dio. Dovevano perciò esercitarlo con grande diligenza, per il fine per cui gli era stato dato, senza sentirsene mai padroni e usarlo a loro piacimento.

In un certo senso c’è un potere simile che tutti noi abbiamo ricevuto da Dio. È la vita. Ci è stata data per un fine che è quello di amare Dio e il prossimo. Per questo va “esercitata” con grande diligenza, senza sentircene mai padroni e usare di tutto quello che essa ci offre a proprio piacimento. È vero, siamo noi a vivere, ma rimane sempre un dono, uno di quelli indisponibili. Cioè uno di quelli che non può essere assoggettato a nessuna ideologia, nè ad alcuna logica economica o politica.

Quando si usa il potere di scacciare i demòni senza un conferimento legittimo, il rischio è grande. Ci si trova a lottare contro avversari più forti, ma senza alcuna protezione divina. Anche quando si vive in modo illecito il dono della vita il rischio è grande. È quello di sminuirla, di svuotarla della sua dignità divina, e di perdere con essa anche l’accesso all’eternità beata.

In breve

C’è un potere che Dio ha dato a tutti. Il potere di vivere la propria vita. E come ogni potere va usato per il fine per cui è stato donato, senza sentirsene mai padroni. Altrimenti distrugge chi lo possiede.


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