“Pace a questa casa”
Non è una semplice espressione di saluto, ma una vera missione. Entrare in una casa, a cominciare dalla propria, e offrire la pace ai membri che la abitano. Ma come possono gli altri ricevere pace da noi se per prima manca a noi stessi? E come può esserci donata dagli altri se, a volte, siamo noi per primi a sottrarla a loro? È un’illusione pensare di ottenere la pace per assenza di “intoppi” e di contrarietà. Questa è un’idea di pace utopica, che non tiene conto della realtà.
Pensare che la pace consista in questo è la prima causa di insoddisfazione e nervosismo. Questa falsa idea di pace ci induce a voler dominare gli eventi e gli altri; ci porta ad esigere che le situazioni si svolgano secondo il nostro calendario e i nostri programmi. Genera continuamente tensioni dentro di noi. La via per ottenere la pace è quella di saper accogliere gli eventi che accadono con grande docilità e flessibilità alla volontà di Dio. In tal modo si libera la propria volontà dalla schiavitù del proprio modo di sentire e del proprio desiderio.
In breve
La pace non è l’assenza di contrarietà rispetto ai tuoi schemi, ma è nella grande libertà con cui si sanno accogliere gli eventi che il Signore presenta.
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