don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 30 Dicembre 2022

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“Giuseppe prese con sè il bambino e sua madre”

Ogni famiglia ha la sua storia e le sue dinamiche interne. Non si possono fare dei confronti perchè ci sono molti fattori diversi: il carattere dei suoi componenti, le esperienze di vita di ciascuno, la condizione economica e sociale. Difficile è essere genitori, difficile è   essere figli. Spesso le difficoltà creano momenti di crisi e di tensione che possono unire la famiglia o sgretolarla ulteriormente.

A tutte queste vicende la S. Famiglia di Nazareth non è stata estranea, ma ha saputo viverle alla presenza di Dio, facendosi guidare momento per momento senza guardare troppo al futuro, a quello che ne sarebbe venuto, o a quello che è stato. Crescere con il figlio di Dio non è stata una garanzia di immunità, di esenzione dalle difficoltà, ma al contrario ha reso la vita familiare più complessa delle normali aspettative. Ma non è Dio a complicare le vicende familiari, anzi inserendosi nella storia d’amore di Giuseppe e Maria ha saputo renderla unica, un modello universale di coraggio, costanza, fedeltà, sacrificio e dedizione.

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Non sono le difficoltà a dividere una famiglia, ma la rinuncia a rimanere pazienti, a lottare insieme per superare le difficoltà, ad ascoltarsi e dedicarsi del tempo. Atteggiamenti che solo la grazia di Dio può sostenere per lungo tempo, nonostante la stanchezza, il rischio della rassegnazione e delle altre umane debolezze.

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