“Rallegratevi”
I discepoli tornano da Gesù entusiasti per il risultato della loro missione: hanno fatto l’esperienza che i demoni si sottomettono a loro nel nome di Gesù. Certamente è stata un’esperienza nuova che ha fatto loro percepire realmente la potenza di Dio, semplicemente pronunciando il nome di Gesù. Eppure Gesù li mette in guardia da questa gioia, aiutandoli nel discernere la motivazione autentica per cui gioire. La gioia non deve nascere per aver aver dominato il male, ma per essersi avvicinati al bene. Spesso anche nel cammino spirituale ci si rallegra quando si è riusciti a respingere una tentazione, si è superato un vizio, o un periodo di prova particolare. Ma questa gioia facilmente distrae da Gesù e induce a riporre l’attenzione su di sè. In questo modo la tentazione cacciata dalla porta, bussa alla finestra del proprio orgoglio. Se non si rimane con lo sguardo verso il Signore, se non si gioisce per essere riusciti a custodire la comunione con il Signore, facilmente si può cadere nella soddisfazione orgogliosa di aver allontanato il male.
Gesù vuole che la tua gioia sia autentica e che i motivi per cui gioire siano in relazione al bene che hai conseguito da Lui e non al male che tu sei riuscito ad evitare.
In breve
Quando vinci contro la tentazione non restare estasiato per la tua vittoria, per non cadere in una orgogliosa presunzione. Ma volgi lo sguardo al bene che ne hai ricevuto e con cui Dio ti ha ulteriormente arricchito e ringrazialo. Così la tua gioia sarà più pura.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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