“Per questo che siete in errore”
I sadducei non credevano nella risurrezione e pertanto portano davanti a Gesù un caso ipotetico per dimostrare quanto fosse assurdo credere nella risurrezione. Ma Gesù ribatte citando la Scrittura e manifestando il loro errore. Il loro errore nasce pertanto non solo da una inesatta conoscenza della Scrittura e della potenza di Dio, ma anche dal trasporre le dinamiche della vita umana alla vita eterna. Un’operazione comune che però talvolta disorienta ed è causa di incredulità verso la vita eterna ancora per molti oggi. Al di là di chi la rinnega espressamente, vi è chi la immagina come un’assenza di vita, dove chi è di lì nè ascolta nè prova emozioni; c’è chi invece la ritiene una vita, ma piatta, ingessata, immobile nella preghiera, nell’adorazione di Dio; chi invece la ritiene così diversa e lontana da quella umana, da essere incurante delle vicende terrene. Il Signore ci dà le informazioni necessarie sulla vita eterna utili alla nostra fede (è vita, al cospetto di Dio, senza malattie o infermità, dove c’è gioia e dove si ha consapevolezza delle vicende umane e storiche). Immaginare la vita eterna non è sbagliato, ma se la tua immaginazione ti è di ostacolo nel credere a questa dimensione della tua fede, sii attento a non dare un valore maggiore a quello che puoi immaginare o pensare sulla vita eterna rispetto a quanto annunciato dalla parola di Dio.
In breve
Se la tua immaginazione ti aiuta a credere maggiormente nelle verità di fede, coltivala, ma sii attento che non diventi per te un ostacolo o ti disorienti da quanto contenuto nella Parola di Dio.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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