don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 3 Dicembre 2022

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“Perché erano stanche e sfinite”

È consolante sapere che Gesù non solo si è fermato a vedere la stanchezze delle folle che lo seguivano, ma anche ad averne compassione, a sentirsi interpellato a provvedere per loro. Gesù quindi guarda con viva partecipazione alla tua stanchezza, al tuo sfinimento.

La conclusione di un anno ormai imminente, le difficoltà quotidiane..etc..Gesù segue tutto con interesse e non ci lascia soli. Ha già in mente cosa ci occorre ed è pronto a farcene dono. Ma, come accadde quella volta per le folle, anche per i nostri giorni, Gesù ci invita a pregare affinché gli aiuti che ci sono necessari giungano dal Padre.

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L’intervento del Signore è commisurato alla misura e alla qualità della nostra preghiera. Senza di essa, rallentiamo e disperdiamo le grazie che ci possono giungere dall’Alto. La preghiera infatti è necessaria per poter manifestare al Signore la nostra indigenza e il nostro bisogno del suo aiuto.

La preghiera ci fa uscire infatti dalla nostra orgogliosa autosufficienza, dai nostri tentativi audaci di essere indipendenti da Lui. È a partire dalla preghiera che ritroviamo la forza e il ristoro nella stanchezza.

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