“I ciechi gli si avvicinarono”
Quante volte dubitiamo che la nostra preghiera venga ascoltata dal Signore? E quante volte constatiamo che non viene esaudita? Il credente continuamente vive questa esperienza. Ma questa lo aiuta a non “usare” Dio, a non abusare della sua onnipotenza, ma ad affidarsi alla sua misericordia e a riporre ogni desiderio nella sua Sapienza.
Il Vangelo però aggiunge un elemento essenziale che non deve mancare alla nostra preghiera verso Dio. Anche la guarigione dei due ciechi non è immediata, e all’inizio pur esprimendo a Gesù il loro desiderio, Egli sembra non fermarsi e non ascoltarli. Ma essi, nonostante siano ciechi, gli si avvicinano, si sforzano al limite delle loro capacità. Anche i nostri desideri e le nostre preghiere devono compiere questo itinerario.
Non è sufficiente solo esprimere al Signore quanto desideriamo, come se fosse Lui che dovesse magicamente risolvere la situazione all’improvviso. Invece, dobbiamo anche noi compiere tutti gli sforzi possibili per superare le difficoltà. È questo che dimostra al Signore quanto teniamo a ciò che Gli chiediamo. È questo che ci fa comprendere che la realizzazione della nostra preghiera è un grande dono del Suo amore e che fa maturare la nostra fede.
In breve
Non rinunciare alle tue richieste verso Dio, ma allo stesso tempo impegnati a compiere tutti quegli sforzi che sono nelle tue possibilità per realizzare quanto chiedi al Signore.
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