don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 29 Ottobre 2019

“Il Regno di Dio è simile al lievito”

Forse ci si poteva aspettare che Gesù usasse un’immagine più solenne per parlare del suo Regno e invece lo racconta facendo uso di immagini quotidiane e semplici: il lievito, il granello di senape. Qualcosa che è destinato a crescere e diventare grande, ma che al principio è invisibile e non attira l’attenzione. Anche nel clima familiare o lavorativo ci sono tante piccole frasi o gesti che non attirano l’attenzione, passano inosservate, ma contribuiscono in modo significativo a generare un ambiente di armonia e di collaborazione o di scontro e risentimento. Sono piccoli semi che spargi nel terreno quotidiano delle relazioni e introducono in esse il Regno di Dio, fanno pregustare l’amore, la pace e la misericordia che lo costituiscono. Tu che semi lasci cadere nel terreno delle tue relazioni quotidiane?

In breve

Le tue parole e i tuoi gesti sono i semi che spargi nel terreno delle relazioni quotidiane per far germogliare in esse un pò di quel benessere che costituisce il Regno di Dio.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il granello crebbe e divenne un albero.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 18-21
 
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
 
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Parola del Signore

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