“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace”
Prossimi alla conclusione dell’anno è tempo di bilanci. A volte riusciamo ad entrare in contatto con noi stessi a rivedere la nostra vita e le nostre scelte (non solo dell’ultimo anno) e ad intuire qual è la direzione da prendere, altre volte invece giungiamo al nuovo anno senza accorgerci di aver lasciato il precedente.
Continuiamo con gli stessi ritmi, le stesse fragilità , magari scoraggiati dalla possibilità di ricominciare e rinnovarci. Ecco allora che le parole del vecchio Simeone che si congeda dalla vita, e non solo da un anno all’altro, possono fornirci dei criteri utili per ricominciare nel modo giusto. L’obiettivo di Simeone è vedere la salvezza di Dio. Dunque su cosa sei focalizzato tu? Devi guardare anzitutto al bene da accrescere e non al male da evitare. Entrambi sono sempre collegati, ma se ti concentri sul bene che già compi, ti sarà più facile aumentarlo e diminuire quegli spazi e quei tempi che ti allontanano dai tuoi buoni propositi.
Simeone è sazio dei suoi giorni perché è giunto a vedere quanto promesso da Dio. Di cosa tu invece cerchi di saziarti? Cerchi di colmare le tue giornate con Dio? Invocalo spesso nei momenti di vuoto, di debolezza, di solitudine e diGli “Signore, sii tu la pienezza della mia vita!”.
In breve
Signore, sii tu la pienezza della mia vita! Ripetilo nei momenti di vuoto, di debolezza e di solitudine.
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