“Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”
Il centurione si sente onorato che il Signore si offra di andare a casa sua per guarire il servo malato, e riconosce di non meritare quest’abbondanza di grazia che il Signore vuole donargli.
A volte si vive senza accorgersi dell’abbondanza della grazia che Dio riversa su di noi. Piuttosto che riconorscersi onorati e indegni della smisurata attenzione che Dio mostra alle diverse esigenze e alle differenti situazioni che viviamo, si bada e ci si lamenta di quello che “manca”, come se Dio avesse un’attenzione parziale e insufficiente verso di noi.
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Piuttosto che essergli riconoscenti e avere a cuore il desiderio di crescere nell’amore per Lui, ci si ritrova sempre uguali dinanzi a Dio, con le stesse dinamiche interiori che non ci permettono di separarci dai nostri peccati.
Se non ti fermi ad osservare come sei amato e onorato da Dio, è difficile far crescere in te l’amore per Lui.
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