don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2022

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“Va’, tuo figlio vive”

Cosa restava da fare a quest’uomo dopo le parole di Gesù? Continuare a pregarlo di recarsi a casa sua per guarire suo figlio? Chiedergli altri segni o altre garanzie che quanto affermato da Gesù fosse vero? Quest’uomo è stato messo dinanzi a poche alternative, dopo la risposta data da Gesù. Poteva credere sul momento o portarsi il dubbio fino al rientro a casa sua e poi decidere in seguito quale posizione avere nei riguardi di Gesù. Quest’uomo ha deciso di credere.

La notizia della guarigione di suo figlio non è stata che una conferma ulteriore e non la motivazione principale. Quante volte noi abbiamo ascoltato da Gesù parole molto certe, le abbiamo addirittura verificate e, puntualmente, torniamo a mettere in dubbio le affermazioni di Gesù, la sua volontà, il suo modo di agire con noi. Perché? Perchè siamo umani? Perchè siamo tentati?

Perchè dimentichiamo in fretta? Forse anche per tutto questo. Ma soprattutto perchè non abbiamo realmente scelto Gesù in modo definitivo. Viviamo con Gesù alla giornata, come se fosse sempre un nuovo inizio e, più che mettere in dubbio i nostri pensieri e in nostri sentimenti, ci riesce più facile mettere in dubbio la sua Parola e la sua volontà. Non è sufficiente solo pregare ed essere in grazia di Dio.

A volte la parte principale la giochi proprio tu con la tua scelta. Se decidi di scegliere di fidarti di Dio, metti in dubbio tutto il resto e non il Signore.

In breve

Se hai già fatto esperienza della fedeltà della parola di Dio, quando ritorna il momento della prova metti in dubbio tutto il resto e non il Signore.


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