don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2020

“Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi?”

Le parole e gli atteggiamenti di Gesù vengono interpretati in modi diversi e pertanto dividono e suscitano delle controversie tra i suoi ascoltatori. Vi è chi protende nel riconoscerlo come il Messia, e chi invece reputa che non bisogna dargli credito. Dinanzi alla confusione e all’incertezza suscitata dalle molteplici informazioni sul suo conto e accentuata dalle contrastanti interpretazioni, è difficile capire da che parte schierarsi, dove stia la verità o quale scelta sia più giusto fare. I capi e i farisei ritengono di essere nel giusto, di aver compreso bene la legge e i profeti, e di poter ritenere che Gesù non è il Cristo.

Cosa fare quando anche i capi sbagliano (in modo più o meno consapevole)? Innanzitutto occorre sempre pregare per i superiori affinchè facciano le scelte giuste e si lascino guidare dallo Spirito Santo. Inoltre è bene tener presente che l’obbedienza è sempre fruttuoso praticarla, eccetto nel caso in cui le indicazioni dei superiori contraddicano le verità di fede e l’insegnamento morale. In questo ambito in particolare il Signore garantisce la sua infallibile assistenza al Supremo capo della Chiesa. Per cui ogni altra opinione che in questi ambiti devii da quanto egli afferma va rigettata e ritenuta come non cattolica.

In breve

Nel dubbio su cosa credere e come agire, segui quanto afferma il superiore, a meno che non contraddica le verità di fede e gli insegnamenti morali della Chiesa cattolica.

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