“Ogni genere di pesci”
Nella rete gettata dai pescatori in mare confluiscono tutti i pesci senza alcuna distinzione. Saranno poi i pescatori a separare i pesci buoni dai cattivi, a raccogliere i primi e a buttare i secondi. Mentre i pesci sono nella rete non sanno che saranno separati e sono tutti uniti, inglobati nella stessa rete.
Anche il mondo propone le sue dinamiche unitive, sono dinamiche che inglobano, coinvolgono e mettono insieme. Però non creano unità, solo tengono insieme. Per il mondo non importa quello che credi, che tipo di persona sei. Per il mondo puoi essere chi vuoi, l’importante che tu stia nella rete insieme con tutti gli altri, più come numero che come persona.
Il mondo non distingue ma relativizza, ognuno può avere la sua verità, e così tutti possono stare insieme, nessuno è più importante dell’altro, nessun comportamento o scelta è da meno o ha più valore di un’altra. Il mondo appiattisce, toglie l’originalità di ciascuno e per questo non può generare unità, perchè l’unità nasce dall’insieme delle differenze. Per questo nel mondo c’è l’esasperazione dell’individualismo.
L’essere umano cerca di manifestare quell’originalità che gli è propria e che è dono di Dio, e che il mondo non gli vuole riconoscere.
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