“Una sola carne”
Dio ha creato l’uomo e la donna separati, diversi, e poi li congiunge in una sola carne. Dunque, la separazione, la differenza tra l’uomo e la donna rimane sempre, non scompare, ma si arricchisce, per l’azione divina, di un valore aggiunto che è la loro unione. L’amore umano è già l’inizio dell’azione divina unisce l’uomo e la donna.
L’amore va oltre l’attrazione, e giunge al riconoscimento dell’altro come colui insieme al quale la propria vita ha un senso differente, ha un valore di pienezza. Ma l’azione di unione di Dio non solo è all’origine dell’amore, ma è garante anche della convivenza degli aspetti che permangono differenti.
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Lì dove l’essere umano sperimenta nella diversità un limite e un ostacolo all’unità, Dio la trasforma in ricchezza e valore aggiunto per rafforzare l’unione stessa. Essere uniti nella somiglianza è facile e naturale, ma solo la grazia di Dio può unire anche nella diversità. Senza la grazia divina, la diversità rende estranei, e genera separazione e distanza.
In breve
Dio è l’artefice primario dell’unità della coppia, con la sua grazia assicura di poter tener congiunta sia l’affinità tra i coniugi, sia la loro irriducibile differenza.
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