don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 27 Ottobre 2022

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“Un profeta non può morire fuori di Gerusalemme”

A Gesù avevano consigliato di allontanarsi da Gerusalemme per sfuggire ad Erode che voleva ucciderlo, ma si oppone. La fuga non è in linea con quanto avveniva ai profeti inviati da Dio. Essi morivano in Gerusalemme durante la loro missione perché talvolta incompresi o inascoltati nelle loro profezie e negli ammonimenti verso il popolo.

Forse a volte capita anche a noi di voler fuggire dalle nostre missioni e di non voler rimanere nella nostra Gerusalemme. L’incomprensione, la solitudine, il dover lottare contro tutti, sono le sfide del profeta, ma sono anche i luoghi in cui sperimenta quanto il Signore gli è vicino. Se la missione non avesse delle prove, il profeta non potrebbe nemmeno avvertire che il Signore è con lui.

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Se rinunciasse alle prove e fuggisse, il profeta avrebbe solo l’illusione di poter vivere una vita più facile, ma in realtà perderebbe la sua stessa identità. Non compiendo più la missione che gli è stata affidata non sarebbe nemmeno più un profeta. Quando decidi di evitare una prova da che cosa sei mosso?

È la paura dell’incognito, di non farcela a distoglierti o ti assicuri che sia il Signore a indirizzarti altrove? Attento alle prove da cui fuggi perché rischi di perderti, e di far perdere ad altri quello che da quelle prove avresti potuto imparare.

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