don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 26 Ottobre 2020

“Uno spirito teneva inferma da diciotto anni”

La donna del vangelo è curva e non riesce a stare dritta ma non a causa di una malattia. È uno spirito che la tiene in questo stato da lungo tempo. A volte ci sono malattie di origine psicologica che si ripercuotono nel proprio fisico. Ma la psiche, la mentalità di ciascuno, è sempre influenzata, in termini spirituali, dallo spirito del male o dallo Spirito Santo. È l’uomo che sceglie di far prevalere l’uno o l’altro. Ci sono pertanto vizi che ci tengono incurvati per anni su noi stessi, da cui non riusciamo a liberarci nonostante la buona volontà e l’impegno. La nostra liberazione non può essere effettiva senza la preghiera. Attraverso di essa Dio ci dona la sua grazia per poter accogliere con maggiore prontezza le ispirazioni dello Spirito Santo e respingere con più forza l’influenza dello spirito del Male. La guarigione della propria psiche se non è arricchita e rafforzata interiormente anche dalla grazia di Dio, è una guarigione incompleta e di per sè maggiormente vulnerabile.

In breve

Senza la preghiera è più difficile guarire la propria psiche. Questa può generare malattie psicosomatiche, può ripiegarci su noi stessi e impedirci di vivere una vita piena nell’amore di Dio.


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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli

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