don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 26 Maggio 2023

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“Simone, mi ami?”    

Se ci soffermiamo a pensare alla nostra vita, certamente possiamo riconoscere che ci sono molte dinamiche che si ripetono. Ma non sono quelle ordinarie. Tante volte la vita ci ha interpellati chiedendoci di scegliere o di reagire in alcune situazioni e noi abbiamo risposto per anni sempre nello stesso modo. E sembrava andar bene.

Ma poi con il tempo e la maturità quando la vita ha continuato a riproporci dinamiche simili, forse abbiamo capito che era giunto il momento di cambiare, di dover reagire in modo diverso e non più come sempre. Nelle tre volte in cui Gesù interpella Pietro con la stessa domanda si nasconde proprio la pedagogia di Dio.

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Ti interpella e accoglie la tua risposta, anche se non è la migliore. Attende e poi torna di nuovo ad interpellarti. Anche se non sei ancora maturo tuttavia non disprezza il tuo modo di reagire. Ma poi torna ancora. Non a caso, o per recidività. Perché il tuo futuro, la tua missione nel mondo, la tua stessa salvezza, passano proprio dalla risposta che dai a quella domanda con cui Dio ti interpella. Ed hai bisogno di tempo per maturare la tua risposta, affinché sia la più idonea possibile a quanto il Signore ti chiede.Tutte le volte che rivivi una dinamica chiediti: ma è proprio questa la risposta che il Signore si attende da me?

In breve

Tutto ritorna. Ma non in un eterno ritorno. Finché il tuo modo di rispondere alle sollecitazioni della vita e all’amore di Dio non diventi sempre più idoneo a ciò che il Signore si attende da te per salvarti.

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 21,15-19

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