don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 27 Aprile 2022

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“Chiunque infatti fa il male non viene alla luce”

Venire alla luce è un’espressione utilizzata per indicare la nascita, il venire al mondo, ma significa anche rendere noto qualcosa, non tenerla nascosta, riservata. Chi fa il male odia la luce, preferisce rimanere al buio, tenere le cose nascoste e non renderle evidenti. Spesso si fa fatica a mettere alla luce il male perchè vuol dire riconoscere i propri limiti, umiliarsi, provare vergogna, o anche assumersi la responsabilità di qualcosa. Tutto questo investe così tante energie interiori che spesso risulta più facile omettere e nascondere l’evidenza del male, anche se soggettivamente se ne ha la consapevolezza.

Ma il primo passo per liberarsi dalla schiavitù del male è metterlo alla luce, anzitutto davanti a se stessi, smascherarlo. Riconoscerlo per quello che è e non assumersi più il compito di difenderlo. Occorre poi metterlo alla luce anche agli occhi di coloro che possono comprenderci e aiutarci a superarlo, senza provarne vergogna. La fede dona la forza per combattere il male fino alla sua radice.

In breve

Non pensare di rendere innocuo il male nascondendolo o attenuandolo, in tal modo gli rendi solo più agevole il suo dominarti. Per liberartene devi lottare mettendolo allo scoperto e smascherandolo.


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