“Non prendono né moglie né marito”
La vita nell’eternità sarà ben diversa da come la sperimentiamo sulla terra. In particolare, Gesù rivela un dimensione della vita eterna molto significativa rispetto ai rapporti tra uomo e donna. Afferma che non avverranno più matrimoni, che non ci sarà procreazione e anche quell’attrazione che i due sessi avvertono reciprocamente. Ma quali implicazioni ha questa rivelazione per la vita umana?
Anzitutto ci fa relativizzare alcuni aspetti che altrimenti si rischierebbe di assolutizzare. Dio infatti, con la sua grazia, può permettere ad alcune persone di anticipare alcuni aspetti della vita eterna. Pertanto non è imprescindibile sposarsi, ma si può vivere nel celibato la vita umana; non è indispensabile avere dei rapporti intimi con l’altro sesso perchè si può vivere nella castità e nella verginità ; non è un diritto avere un figlio, perchè è un dono di Dio, mentre la paternità e la maternità si possono vivere in molteplici modi.
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Ma c’è ancora un ulteriore implicazione. Il coniuge, o la relazione con l’altro sesso, non sarà mai pienamente appagante, perchè non è pensata da Dio per essere eterna. È Dio l’eterno, e dunque tutte le volte che nell’altro non trovi comprensione o non ti senti accolto e amato, non restare deluso. Stai facendo l’esperienza umana di quello spazio che appartiene solo a Dio e che Lui colmerà pienamente solo quando entrerai nella sua eternità .
Quando non ti senti amato e solo, devi rivolgerti solo a Dio.
In breve
Se guardassimo la vita umana alla luce della vita eterna, riusciremmo ad accogliere meglio tante situazioni difficili e a relativizzare tanti aspetti che invece ci sembrano imprescindibili.
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